Roboanti come annunci epocali, i titoli su un fantomatico superbonus 110 per le automobili sono spuntati come funghi in giro per il web. A tutti sarà capitato di imbattersene.
Abbiamo perciò provato a fare chiarezza sul presunto provvedimento varato dal governo di Giorgia Meloni che, ad una lettura poco attenta, prometteva addirittura veicoli nuovi pagati per intero dall’esecutivo.
Né da fonti istituzionali, né da indiscrezioni, né da dichiarazioni più o meno ufficiali è però riscontrabile una tale promessa. Abbiamo quindi contattato sia Palazzo Chigi sia numerosi Ministeri competenti. “Stiamo lavorando ad un fact-checking in merito alla notizia di un presunto bonus o superbonus auto che sta circolando su web e social in queste ore. – abbiamo scritto – In particolare si parlerebbe di agevolazioni fiscali per persone con disabilità”.
Il mistero del provvedimento dell’esecutivo Meloni
Da Palazzo Chigi nessuna traccia del provvedimento; stesso vuoto assoluto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Allora abbiamo provato a chiedere informazioni alle associazioni di settore, come l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri. Nulla da fare: “Stiamo approfondendo anche noi”. Nel caso, l’Unione ci terrà aggiornati. Quindi abbiamo spostato l’attenzione sull’utilizzo delle parole. E sulle tempistiche.
Primo fattore. Il bonus arriverebbe in un momento di crisi del settore dell’automotive. Secondo fattore: gli unici bonus disponibili gli scorsi anni sono stati quelli sull’elettrico, esauriti in pochissime ore. Terzo fattore: il governo Meloni, in antitesi ai passati esecutivi, è sempre stato contrario ai contributi a pioggia che provocano distorsioni, infiltrazioni e iter poco trasparenti. Quarto e ultimo fattore: tra le notizie circolate c’è sempre un riferimento a cittadini con disabilità e a una detrazione Irpef.
La soluzione del mistero del superbonus auto, insomma, potrebbe risiedere in una risoluzione pubblicata il 7 febbraio scorso dall’Agenzia delle Entrate. Il documento è intitolato “Acquisto di veicoli per persone con disabilità e vendita di un veicolo usato”. Nella risoluzione si parla, tra le altre cose, della detrazione dall’Irpef pari al 19% “per l’acquisto dei mezzi di locomozione dei soggetti disabili di cui al citato articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104”, cui l’Agenzia dà un parere per il chiarimento di un’istanza.
Appena 3 anni fa sul web la notizia di un superbonus per la ristrutturazione delle auto d’epoca
Poco dopo, siti web specializzati in fisco e tasse hanno cominciato ad analizzare e approfondire il caso. Poi è cominciata a circolare “la notizia” in maniera, forse, artatamente distorta. Un altro passaggio della risoluzione, anch’esso riportato in maniera distorta, dice che “la detrazione spetta sul costo di acquisto del veicolo (nuovo o usato) e sulle spese di riparazione imputabili a manutenzione straordinaria; sono, quindi, escluse quelle di ordinaria manutenzione”.
Del resto, quello dei bonus è un tema molto caro ai cittadini, specie in campi delicati come quello della disabilità. Un ultimo dato. Appena 3 anni fa sul web è circolata una notizia (che a questo punto possiamo bollare come bufala o fake news, a meno di imminenti chiarimenti da altri Ministeri interpellati) simile riguardante un superbonus 110 per la ristrutturazione di auto d’epoca. Anche allora, a quanto pare, per le proprie quattro ruote gli italiani hanno dovuto fare da sé.