Il nome di Rita De Crescenzo è diventato famoso anche a chi non la segue per il caso Roccaraso, ora viene deve affrontare un processo.
La nota influencer cerca di difendersi su TikTok e il caso si infiamma. “Sono cose vecchie, che ho già raccontato, non fanno più parte della mia vita. Dovete fare sempre casini, proprio ora che è il mio momento, un momento bello che sto passando e volete sporcarlo. Lasciatemi in pace, in passato tutti abbiamo fatto i peccati”, spiega la diretta interessata.
In effetti sono passati dieci anni dai fatti per cui De Crescenzo deve rispondere. La donna è imputata in un processo, la cui udienza di ieri è stata rinviata, su una rete di spaccio di droga nell’area del Pallonetto di Santa Lucia, nel centro di Napoli. Rita ha sempre smentito e perdura nel farlo attraverso un video pubblicato oggi: “Ho fatto uso in passato, ma non l’ho mai venduta”. Parole che evidenziano come la tiktoker si dichiari innocente dalle accuse, senza negare in passato di aver commesso un errore.
Come accaduto per il caso Roccaraso, scende in campo Francesco Emilio Borrelli, deputato dei Verdi, che ha specificato: “Sono gravi le accuse nei suoi confronti. Aspetteremo il processo e bisogna andare a fondo in questa vicenda. È noto che molti tiktoker osannati sulle varie piattaforme hanno rapporti storici con la criminaità, alcune volte ne sono proprio l’espressione”.
Rita De Crescenzo e l’esplosione di notorietà
Ma Rita De Crescenzo a cosa deve la sua esplosione di notorietà? Sicuramente sui social ha un seguito da ormai tantissimi anni, cosa che le ha permesso di raggiungere un numero di follower impressionante grazie ai suoi video semplici ma d’effetto.
Nelle ultime settimane però è esplosa la notorietà grazie al video che ha portato i suoi fan a invadere Roccaraso in Abruzzo. La tiktoker promette la sua presenza e indica a tutti di recarsi nella ridente località montana creando anche però una lunga serie di disagi agli abitanti e agli addetti ai lavori.
Alla fine di gennaio erano stati in oltre 10mila le persone che avevano invaso la città con l’arrivo di oltre 220 bus. Una situazione che sembrava favorire il turismo, ma che in realtà ha portato solo disordini, inquinamento e bloccato il turismo di cui di solito vivono albergatori e ristoratori. Si era inoltre parlato anche del possibile traffico di banconote false a causa dei tanti pezzi da 20 euro circolati. 20 euro come il costo del viaggio con un panino che aveva fatto insospettire in molti sulla legalità dei fatti.
E Rita De Crescenzo ci aveva anche riprovato con Ovindoli, lanciando un nuovo viaggio che aveva preoccupato l’amministrazione comunale e che di fatto è stato un buco nell’acqua. Il pubblico non aveva ripetuto quanto visto in precedenza con l’iniziativa di Roccaraso.
