Nuovo capitolo nello scontro tra governo e magistratura. Il Tribunale di Roma ha condannato a 8 mesi il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.
Il politico di Fratelli d’Italia è imputato per rivelazione di segreto d’ufficio nella vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. Sono state concesse le circostanze attenuanti generiche, ed è stata inoltre disposta la pena accessoria di interdizione dai pubblici uffici per la durata di 1 anno.
I giudici dell’ottava sezione del Tribunale di Roma hanno inoltre concesso all’imputato il beneficio della sospensione condizionale della pena e la non menzione nel casellario. “Non mi dimetto. – ha detto Delmastro a termine dell’udienza – Una sentenza politica. Le sentenze non si commentano, ma quelle politiche si commentano da sole. E questa sentenza si commenta da sola. Dopo che l’accusa ha chiesto per tre volte l’assoluzione, arriva una sentenza di condanna fondata sul nulla”.
La premier Meloni: “Il sottosegretario Delmastro rimane al suo posto”
Durissimo lo sfogo del sottosegretario. “Vogliono dire che le riforme si devono fermare? Hanno sbagliato indirizzo. – ha continuato Andrea Delmastro – Vogliono dire che il Partito democratico non si tocca? Hanno sbagliato indirizzo. Io non ho tradito i miei ideali: ho difeso il carcere duro verso terroristi e mafiosi. Io non ho tradito. E gli italiani lo sanno. Attendo trepidante le motivazioni per fare appello e cercare un giudice a Berlino. E da domani avanti con le riforme per consegnare ai nostri figli una giustizia diversa“.
Immediata la reazione della minoranza, con la segretaria del Pd Elly Schlein che ha sottolineato come Delmastro sia stato “condannato per aver usato segreti di Stato contro le opposizioni dimostra quanto questa classe dirigente sia inadeguata. Giorgia Meloni adesso lo faccia dimettere anziché continuare a mentire sui fondi alla sanità pubblica e a non far nulla sulle bollette più care d’Europa“. Dal canto suo, però, la premier si è detta sconcertata: “Mi chiedo se il giudizio sia realmente basato sul merito della questione. Il sottosegretario Delmastro rimane al suo posto”.
Bisogna ricordare che il caso che riguarda il sottosegretario Delmastro è partito dopo una denuncia del deputato di Avs Angelo Bonelli il 31 gennaio 2023. Donzelli alla Camera ha riportato alcune informazioni su Cospito, il detenuto al 41 bis impegnato in quel periodo in un lungo sciopero della fame contro il carcere duro. In quell’occasione il responsabile nazionale di FdI, sentito anche lui dai magistrati lo scorso settembre come testimone, ha parlato di alcuni colloqui che l’anarchico torinese ha avuto nel carcere di Bancali a Sassari, dove era detenuto.
Oltre che con i familiari, Cospito ha parlato con vari boss
Interrogato sul fatto, Donzelli ha ammesso di aver ricevuto quelle informazioni dal collega di partito Delmastro. Il sottosegretario, con delega al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, si è difeso spiegando di aver girato sì le informazioni a Donzelli ma che si trattava di documenti non classificati. Una linea ripetuta da Delmastro più volte davanti ai pm di piazzale Clodio. I documenti di cui era venuto in possesso il sottosegretario riguardavano le registrazioni, lecite, relative ai colloqui di Cospito.
Oltre che con i familiari, Cospito ha parlato con il boss della ‘ndrangheta Francesco Presta, che lo esortava riferendosi alla protesta contro il 41 bis, e con Francesco Di Maio, esponente del clan dei Casalesi, altro detenuto con cui condivideva l’ora d’aria. Tutte le conversazioni sono finite in un dossier messo legittimamente a conoscenza di Delmastro.