Cospito, Gianassi (Pd): “Noi da sempre contro mafie e terrorismo. Destra allergica alle prerogative parlamentari, anche nelle carceri”

Noi da sempre contro il terrorismo”. La risposta del deputato Dem a Donzelli. “Il governo è attaccato alle poltrone”. 

Sullo sfondo Donzelli e Delmastro, in primo piano il deputato Pd Federico Gianassi
Cospito, Gianassi (Pd): “Noi da sempre contro mafie e terrorismo. Destra allergica alle prerogative parlamentari, anche nelle carceri” (Ansa Foto) – notizie.com

Il Pd e il centrosinistra italiano, oggi come in passato, sono stati in prima linea contro mafia e terrorismo e hanno pagato un prezzo altissimo per questa battaglia di legalità”. A parlare a Notizie.com è Federico Gianassi, capogruppo del Pd in commissione Giustizia alla Camera.

L’argomento è ancora una volta la condanna a otto mesi nei confronti del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, arrivata ieri, giovedì 20 febbraio, dal Tribunale di Roma, che non ha accolto la richiesta di assoluzione del pubblico ministero.

Il sottosegretario alla Giustizia è imputato per rivelazione di segreto d’ufficio nella vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. Un caso scoppiato dopo alcune dichiarazioni in Aula di Giovanni Donzelli, deputato e coordinatore di Fratelli d’Italia, sull’anarchico Alfredo Cospito.

Donzelli è tornato sull’argomento poche ore dopo la condanna di primo grado: “Io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”, ha detto, riferendosi alle visite di alcuni deputati del Pd in carcere a Cospito in regime di 41bis.

Gianassi (Pd) a Notizie.com: “Destra è allergica alle prerogative costituzionali”

La verità è che da un lato la destra italiana è allergica alle prerogative costituzionali come quella che consente ai parlamentari di fare ispezioni in carcere per verificare la condizione dei detenuti”. Così Gianassi, contattato da Notizie.com, spiega il motivo delle visite a Cospito dei colleghi di partito Andrea Orlando, Debora Serracchiani, Silvio Lai e Walter Verini in carcere.

Dall’altro sanno bene che hanno commesso un’azione così grave e spregiudicata che ora cercano di buttarla in caciara. Con ciò rivelano tutta la loro doppiezza morale: quando erano all’opposizione chiedevano le dimissioni un po’ per tutto, oggi al governo sono incollati alle poltrone”. 

Alfredo Cospito e l'avvocata Maria Teresa Pintus durante il processo all'anarchico presso il tribunale di Torino nel 2023
Gianassi (Pd) a Notizie.com: “Destra è allergica alle prerogative costituzionali” (Ansa Foto) – notizie.com

Sulla stessa linea del Pd e degli altri partiti di opposizione Gianassi invoca le dimissioni di Delmastro. Un “passo indietro” sarebbe “il minimo”, oltre che “un atto dovuto”. E anzi, secondo il deputato Dem “avrebbe dovuto dimettersi già due anni fa, quando è emerso con chiarezza lo scandalo di un sottosegretario che, venuto a conoscenza di informazioni riservate in ragione del suo ufficio, trasmette quei contenuti al collega di partito che li usa per manganellare in aula l’opposizione”.

Dal canto suo Delmastro non ne vuole sapere: “Non mi dimetterò”, ha detto. E dalla sua parte ha il governo e la maggioranza, anche nell’accusa che da parte della magistratura sia arrivata una sentenza politica.

“Separazione carriere ha un solo obiettivo: piegare la magistratura alla politica”

Non scherziamo”, dichiara Gianassi, definendo la tesi della maggioranza come “il solito goffo tentativo di autoassoluzione. Per loro funziona così: se un avversario è sotto processo merita di essere cacciato. Se uno di loro viene condannato è colpa dei giudici rossi. Una tesi ridicola”. 

La questione è ancora una volta la giustizia: “Hanno abrogato il reato di abuso di ufficio e si sono dimenticati di cancellare il reato di rivelazione di segreto di ufficio.  Quindi se rilevi un segreto ne rispondi in sede penale – dichiara il deputato Dem ai nostri microfoni – Se vuoi evitare una condanna, è tutto molto semplice: basta non violare la legge e non rivelare contenuti riservati”. 

Secondo l’Anm questa dimostra che la separazione delle carriere con è necessaria, perché il giudice ha condannato Delmastro nonostante la richiesta di assoluzione del pm. Il governo intende portare avanti la riforma della giustizia. “Le parole della destra e gli attacchi violenti contro i magistrati sono la prova che la separazione delle carriere ha un solo obiettivo – continua Gianassi – Per loro è intollerabile che la magistratura non si pieghi ai voleri politici del governo e pretendono che essa funzioni come un apparato di funzionari asserviti al partito di governo: una ragione in più per combattere questo piano liberticida”. 

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