Il 42% degli italiani dorme meno di sei ore a notte, i rischi per la salute sono importanti. “Bisogna invertire il paradigma e considerare il sonno per il benessere“.
“Spesso si sbaglia la domanda, il sonno non deve essere affrontato per evitare le patologie ma considerato come fonte di benessere”, il neurologo Liborio Parrino non ha dubbi nel parlare di questo argomento a Notizie.com. Specifica come di fatto il paradigma vada invertito e non si debba pensare al dormire come un rimedio per non trovarsi di fronte a delle patologie croniche.
Nonostante questo evidenzia come studi oggettivi, realizzato con polisonnografie e non in maniera soggettiva su sondaggio, indichino che “chi dorme meno di cinque ore al giorno ha un aumento significativo del rischio di ipertensione arteriosa, patologie cardiocerebrovascolari, diabete, aumento di peso e maggiori livello di colesterolo nel sangue. Questa soglia segna eventi pericolosi per la nostra salute”.
E l’evidenza sulle ore da dormire ce la danno quelle popolazioni che vivono oggi ancora come dei preistorici, spiega il professionista: “I popoli raccoglitori della Bolivia, della Tanzania, preindustriali, d’inverno dormono sette ore e d’estate quando raccolgono non vanno mai sotto le sei ore. Non è una questione della cultura, ma della natura stessa che dice che la nostra cultura è sbagliata. L’homo sapiens nel 2025 lasciato da solo, senza televisione e inquinamento, dorme sette ore e questo vale per tutti”.
“Non dobbiamo fare catastrofismi e campagne di allarmi assurdi, ma se vogliamo guardare alla natura e le regole che oggi riguardano l’uomo sono legate alle sette ore“, specifica Liborio Parrino, già interpellato da Notizie.com sull’ora legale, senza giri di parole.
Si passa poi ai consigli e il neurologo ci regala uno spunto culturale che è legato proprio al sonno: “Ai miei pazienti dico sempre di leggere le prime pagine del grande libro di Friederich Nietzsche, Così parlò Zarathustra. Questi lascia la caverna e decide di andare per il mondo a insegnare la sua dottrina nel mondo e lungo le strade incontrano un prete che stava predicando come bisogna dormire”.
E cosa diceva questi? “Il predicatore sottolineava che bisognava stare bene di giorno, vivere bene alla giornata, non prendere le cose troppo sul serio ma alla leggera, non frequentare chi dorme male o i ladri che di notte vanno nelle case dei ladri. È un libro di 150 anni fa ma anticipava i tempi moderni“, aggiunge Parrino.
La conclusione è legata all’importanza del sonno nella nostra vita come attività nativa. Lo spiega così il professionista: “Bisogna vivere bene il giorno per poter vivere bene la notte. Il giorno serve per preparare la notte. Noi siamo stati fatti per dormire, la nostra vita deve essere finalizzata per dormire che è l’unica cosa che sappiamo fare fino a quando siamo nella pancia della mamma. Nasciamo imparati e se non lo sappiamo fare abbiamo perso un qualcosa che è geneticamente determinato dentro di noi”.