Possedere un abito da un milione di dollari di Dolce & Gabbana composto da calici ricamati a mano realizzati in vetro di Murano e cristalli. Un sogno? Forse non più.
Da poche ore, infatti, è possibile acquistare un “pezzo digitale” della famosa Glass Suit, presentata per la prima volta nell’estate del 2021 a Venezia. Ma andiamo con ordine, poiché la faccenda è molto articolata e promette di rivoluzionare il mondo della moda e del digitale.
Cominciamo col dire che il Glass Suit fa parte della collezione Genesi di Dolce & Gabbana. Come già accennato, è stato presentato e venduto a Venezia nel 2021 per un milione di dollari nell’ambito di un evento dedicato all’alta moda. Ma il Glass Suit non è un abito come gli altri. Si tratta bensì di un capolavoro phygital, ovvero il “ponte” che unisce il mondo fisico a quello digitale.
L’Nft rappresenta un atto di proprietà ed un certificato di autenticità
Dunque l’abito “fisico” è sì composto da 72 distinti calici ricamati a mano realizzati in vetro di Murano e cristallo Swarovski che incarnano sia l’eredità vetraria veneziana sia l’archetipo celebrativo di D&G, ma a completare l’opera c’è anche un abito digitale. O meglio, c’è un cosiddetto Nft (non-fungible token, in italiano gettone non fungibile o gettone non riproducibile). Si badi bene: gli Nft differiscono dalle criptovalute proprio perché a differenza delle seconde, che sono fungibili, non possono essere scambiate.
L’Nft rappresenta quindi un atto di proprietà ed un certificato di autenticità di un bene unico. Una sorta di etichetta digitale scritta su Blockchain. Da qui, l’idea dell’azienda statunitense Fermion di frazionare la proprietà del Glass Suit e metterla sul mercato. Ciò consentirà agli acquirenti di possedere digitalmente l’abito in vetro rappresentato come Nft. Si tratta di un esperimento che sfrutta per la vendita dei token la tecnologia di Boson Metasystem.
Fermion ha spiegato che è stata tracciata in tal modo “una nuova strada per il settore, aprendo grandi opportunità per i marchi”. Un settore in crisi secondo Fermion. “Poiché i consumatori di beni di lusso – ha commentato Justin Banon, fondatore di Fermion e Boson Protocols – si stanno rendendo conto di un senso di esclusività sempre più ridotto, la modalità di frazionamento rappresenta un nuovo modello per coloro che cercano un consumo di lusso elevato”.
D&G: “Oltre i confini della realtà fisica”
Eliminando le piattaforme di terze parti, Fermion consentirà ai marchi di acquisire direttamente il valore di rivendita, ridurre le commissioni e rafforzare il coinvolgimento dei clienti attraverso vantaggi e premi fedeltà. La proprietà frazionata amplia la portata del settore del lusso, preservando al contempo l’esclusività e trasformando beni statici in asset dinamici che generano valore.
“Per Dolce & Gabbana la moda – hanno fatto sapere dall’azienda – è sempre stata una fusione di mondi molto distanti tra loro e le nuove tecnologie hanno ispirato la visione di Domenico Dolce e Stefano Gabbana fin dall’inizio. Dolce & Gabbana è entusiasta di poter estendere questa idea alla base della sua storia oltre i confini della realtà fisica: quando la tecnologia è al servizio delle persone e dei loro sogni, diventa uno strumento ancora più potente“.
