Con l’obiettivo di aiutare le famiglie ed i giovani a sostenere le spese dell’affitto, alcuni comuni italiani hanno introdotto dei bonus.
Considerato l’aumento dei prezzi degli affitti in Italia, sono state introdotte varie agevolazioni che consentono di alleggerire questa spesa. Oltre ai bonus destinati ai lavoratori e agli studenti, esiste una detrazione fiscale rivolta alle famiglie con un reddito inferiore ai 30.987,41 euro da richiedere in sede di dichiarazione dei redditi.
Non solo, alcuni comuni italiani hanno deciso di attivare delle misure per cercare di sostenere i residenti nel pagamento del canone di locazione. Per ottenere questi bonus è necessario rispettare determinati requisiti che variano in base al comune di residenza. In particolare, due comuni hanno introdotto questi aiuti economici per cercare di affrontare la crisi abitativa.
Diversi comuni italiani hanno deciso di attivare delle agevolazioni economiche per aiutare le famiglie residenti a sostenere le spese dell’affitto. Fra questi comuni rientrano Roma e Milano che stanno affrontando una crisi abitativa con prezzi di locazione alle stelle e sempre meno abitazioni disponibili.
Il Comune del capoluogo lombardo ha stanziato una somma complessiva di 1,2 milioni di euro per cercare di aiutare i giovani che vivono in affitto con un aiuto economico il cui obiettivo è quello di favorire il loro inserimento nel tessuto sociale e professionale della città. Il contributo, che utilizza risorse della Regione Lombardia, è riservato a chi non ha compiuto 35 anni e vive in affitto in città con un regolare contratto da almeno sei mesi, ma è richiesto anche essere al primo impiego e avere un reddito non oltre la soglia dei 26mila euro annui.
Ancora non è stato pubblicato il bando ufficiale che definirà tutti i dettagli sulla misura, compresi requisiti, importi erogabili e modalità di presentazione della domanda. La pubblicazione è attesa nelle prossime settimane.
Anche il Comune di Roma ha deciso di introdurre un contributo che copre sino al 40% dell’affitto e non può superare i 1.000 euro. La domanda, però, poteva essere presentata dal 30 ottobre al 28 febbraio. Non è, dunque, più possibile richiedere il bonus. Nel dettaglio, la misura era rivolta alle famiglie con almeno due figli a carico o con un minore con disabilità a carico, ma anche a chi è a chi era diventato neogenitore nel biennio 2023 – 2024. Per quanto riguarda i requisiti economici era richiesto: un Isee non oltre i 14mila euro o 35mila nel caso di perdita di reddito; un canone di locazione il cui costo doveva coprire almeno il 24% del reddito dichiarato.