Vi siete mai chiesti qual è la città più affettuosa d’Italia? Sembra una cosa difficile da quantificare eppure pare che in cima alla lista ci siano Palermo e Potenza.
Preply ha effettuato un’indagine molto ben strutturata per far emergere questo dato. Il capoluogo siciliano è la città più affettuosa tra quelle con più di 150mila abitanti, mentre tra quelle con meno risulta essere il comune della Basilicata. Dall’altro lato troviamo che Torino sia la meno affettuosa tra quelle con tanti abitanti e Aosta tra quelle più piccole.
Numeri che confermano come il calore del sud abbia la meglio sulla rigidità e il rigore del nord, sfidando quello che alla fine però rimane solamente uno stereotipo. Alessandra Ciaramiello, nel team di esperti che hanno condotto lo studio per Seeders, specifica a Notizie.com alcuni particolari fondamentali.
“Abbiamo fatto un sondaggio su oltre 1500 persone provenienti dai capoluoghi delle principali regioni italiane per poi andare a stilare una classifica delle città italiane più affettuose e di quelle più riservate. Abbiamo fatto rispondere a loro a una serie di domande legate a come esprimono e ricevono affetto nella loro vita quotidiana da qui i risultati”, così spiega lo studio nello specifico.
Qual è la città più affettuosa d’Italia?
Ma a quale domande hanno risposto gli intervistati da Seeder sulla città più affettuosa d’Italia. Alessandra Ciaramello specifica che alle persone intervistate è stato chiesto con quanta frequenza ricevessero abbracci, baci, carezze, contatto fisico, complimenti ma anche aspetti legati alla tecnologia e cioè emoji a forma di cuore o altro attraverso le varie chat.
Inoltre è stato chiesto agli intervistati qual è la loro ricezione e percezione di affetto rispetto agli altri e anche nei contesti commerciali legato a quello che accade quando ci si confronta con il personale che lavora nei vari settori.
Alessandra Ciaramiello aggiunge: “Per ottenere una misurazione chiara e comparabile tra le varie città, abbiamo aggregato le risposte in due categorie principali. La classifica delle città è stata ottenuta sommando le percentuali di risposte “spesso”, “molto spesso”, “d’accordo”, “molto d’accordo” e così via. Lo stesso abbiamo fatto per le città meno affettuose”.
Parole che ci fanno capire come ci sia voluto oltre al tempo anche un fermo rigore nelle analisi suggerite. “Abbiamo poi analizzato quante volte ciascuna città è apparsa nei primi tre posti delle classifiche relative a ogni domanda posta. Questo approccio ci ha permesso di attribuire un punteggio basato sulla ricorrenza delle città nei podi positivi e poi negativi. Abbiamo suddiviso i risultati in due gruppi per poi individuare le risposte finali“, così conclude l’esperta.