Acqua nei polmoni. Dunque, morte per annegamento. È su questa base, risultante dall’autopsia, che la Procura ha avviato le indagini sul decesso dell’82enne Italia Salvagnin Luxardo, detta Pupa.
La morte della donna è avvenuta il 23 novembre scorso in una piscina dell’hotel termale Ermitage Bel Air Medical di Teolo, non lontano da Padova. Luxardo dimorava da alcune settimane nell’albergo per seguire un percorso di riabilitazione dopo un ictus che l’aveva colpita in agosto.
A volerci vedere chiaro sono i pm della Procura della Repubblica di Padova che hanno aperto un fascicolo d’indagine. Al momento il reato per cui si procede è omicidio colposo. Tre i nomi iscritti nel registro degli indagati, anche se la lista potrebbe allungarsi già nelle prossime ore: quello della badante, del bagnino e del titolare della struttura termale. Inizialmente si era pensato che Pupa Luxardo fosse morta a seguito di un malore e che solo dopo fosse caduta nella piscina.
L’autopsia, invece, ha rivelato altro. È infatti emerso che la donna, erede della dinastia a capo dell’omonima azienda di liquori, sarebbe morta per annegamento. L’anziana aveva la necessità di avere assistenza costante. È da accertare perciò perché fosse finita in acqua, e perché al momento dell’annegamento non fosse presente il bagnino. I frequentatori della piscina erano intervenuti dopo averla vista in difficoltà in acqua, nell’area degli idromassaggi, trascinandola poi a bordo piscina e infine all’asciutto.
Sul posto era anche intervenuto il 118, ma l’82enne è morta poco dopo. Come già accennato, Italia Salvagnin Luxardo si trovava in quell’hotel per seguire un percorso di cure dopo un ictus. Una condizione di fragilità che ha portato gli inquirenti ad ipotizzare il malore come causa del decesso. A capo delle indagini c’è il sostituto procuratore Sergio Dini, chiamato a verificare eventuali responsabilità nell’incidente. Tutto ruota attorno alla mancata sorveglianza dell’anziana donna.
Oltre alla badante e al bagnino, la responsabilità potrebbe essere estesa al titolare della struttura, in caso di mancato rispetto delle norme di sicurezza. La Procura euganea attende inoltre una relazione del consulente tecnico, che dovrà ricostruire la dinamica dell’incidente. I carabinieri di Teolo hanno raccolto le testimonianze di altri clienti che erano presenti e il personale della struttura termale. Italia Salvagnini Luxardo abitava a Padova e apparteneva alla famiglia che fondò nel 1821 a Zara, in Dalmazia, la distilleria famosa in tutto il mondo per il Maraschino. Azienda che poi, in seguito alle persecuzioni del regime di Tito, emigrò a Padova e quindi a Torreglia.