La premier italiana Giorgia Meloni è impegnata in prima fila nel ricucire lo strappo in diretta mondiale tra Volodymir Zelensky e Donald Trump.
La presidente del Consiglio è in queste ore in volo per Londra. Tra poche ore sarà a Downing Street per incontrare il premier Keir Starmer per un bilaterale. Subito dopo si terrà un vertice organizzato dal Regno Unito sulle questioni relative alla sicurezza europea e all’Ucraina.
Gli strascichi dello scontro tra il presidente ucraino ed il suo omologo Usa continuano quindi a farsi sentire. Meloni ha intenzione di mettere sul tavolo una proposta europea per avviare il tavolo che metta fine alla guerra in Ucraina. La premier nella tarda serata di ieri ha sentito anche il presidente Trump. Nella capitale inglese, oggi, sarà presente anche Zelensky, rimasto a Londra dopo aver incontrato ieri Starmer.
Tutti i temi sul tavolo delle trattative
Parliamo, insomma, della reazione europea che ci si attendeva dopo quanto accaduto nello Studio ovale. Qui Zelensky avrebbe dovuto firmare con Trump l’accordo sulle terre rare che avrebbe poi spianato la strada verso i negoziati di pace con la Russia. Dopo i tentativi di mediazione del presidente francese Emmanuel Macron, Meloni avrebbe intenzione di far giocare all’Italia un ruolo da protagonista verso il cessate il fuoco in Ucraina.
Il vertice di oggi sarà incentrato sulla partecipazione europea alla missione militare internazionale di pace che dovrebbe garantire la trattativa e l’attuazione degli accordi, sull’elaborazione delle linee guida dei loro contenuti e sulla composizione del tavolo. Per l’ennesima volta, insomma, l’Europa è alla ricerca di una linea unitaria che dovrebbe essere definitivamente espressa giovedì prossimo nel corso di una riunione straordinaria a Bruxelles convocata da Antonio Costa e Ursula von der Leyen.
Posizione e voce unitaria dell’Europa che, ove realizzati, dovranno avere un loro rappresentante: uno speaker. Il nome inizialmente più forte per questa ancora eventuale posizione era quello della ex cancelliera tedesca Angela Merk. Ma in questi giorni è cresciuto anche il nome dell’ex premier italiano ed ex presidente Bce Mario Draghi.
“La posizione dell’Italia è molto chiara, – ha detto il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani – noi difendiamo l’unità dell’occidente. Occidente significa Alleanza atlantica, difendere la libertà e la democrazia nel mondo. Ecco perché dividersi significa fare un danno a tutti. Quindi l’Italia ha chiesto, e continuerà a chiedere, un vertice Europa-Stati Uniti con gli altri alleati per individuare le migliori soluzioni, per esempio per raggiungere una pace in Ucraina che è l’obiettivo principale che abbiamo tutti quanti, purché sia una pace giusta che non significhi la sconfitta dell’Ucraina“.
Alla riunione di oggi sono stati invitati i leader di tutta l’Europa continentale
Alla riunione di oggi sono stati invitati i leader di tutta l’Europa continentale, tra cui Francia, Germania, Italia, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Finlandia, Svezia, Repubblica Ceca, Romania, ma anche Turchia, oltre ai rappresentati di Nato (Mark Rutte) e Unione Europea (Ursula von der Leyen e Antonio Costa) e al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Anche il premier canadese Justin Trudeau sarà oggi a Londra.
“Ogni divisione dell’Occidente – ha dichiarato ieri Meloni – ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l’hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno. È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l’Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore“.