Chi sono Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini, coinvolte nello scandalo Qatargate: la Procura ha chiesto la revoca dell’immunità

La Procura federale del Belgio ha chiesto all’Europarlamento la revoca dell’immunità per due eurodeputate del Partito democratico (S&D in Europa) nell’ambito della cosiddetta inchiesta Qatargate. 

Stando a quanto riportato dal quotidiano belga Le Soir, si tratta di Alessandra Moretti e Elisabetta Gualmini. I nomi delle due eurodeputate erano comparsi già in un primo momento nel fascicolo dell’indagine sul presunto scandalo di corruzione scoppiato il 9 dicembre 2022.

Moretti, avvocata matrimonialista, già vicesindaca di Vicenza e deputata, è stata eletta al Parlamento europeo per la prima volta nel 2014 in quota Pd, capolista della circoscrizione Italia nord-orientale. Si è candidata anche a presidente della Regione Veneto, sconfitta però da Luca Zaia nel 2015. Nel 2019 è stata rieletta a Bruxelles. A maggio 2024 è cominciato il suo terzo mandato all’Europarlamento, ancora in quota Pd. È stata eletta con 82mila preferenze. Tra gli incarichi principali figurano le vicepresidenze delle Delegazioni al comitato parlamentare di stabilizzazione e di associazione Ue-Servia e per le relazioni con l’Afghanistan.

Moretti e Gualmini (Pd) coinvolte nello scandalo Qatargate
Chi sono Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini, coinvolte nello scandalo Qatargate: la Procura ha chiesto la revoca dell’immunità

Gualmini, invece, è una politologa, già professoressa ordinaria di Scienze politiche all’Università di Bologna e vicepresidente e assessora al Welfare e Politiche sociali dell’Emilia Romagna dal 2014 al 2019. Autrice di vari libri e saggi sulla politica italiana, è al secondo mandato in Europa. La prima volta a Bruxelles nel 2019, per poi essere rieletta a maggio 2024, sempre per il Pd, con oltre 57mila preferenze. Attualmente è membro della Commissione per l’Industria, la ricerca e l’energia e della Delegazione all’Assemblea parlamentare di partenariato Ue-Regno Unito.

Sarà la presidente dell’Assemblea Roberta Metsola ad informare l’Aula

La richiesta di revoca dell’immunità è stata presentata dalla Procura belga all’ufficio di presidenza del Parlamento europeo. Stando alle ultime informazioni sarà annunciata durante la sessione plenaria del 10 marzo. Poi verrà sottoposta all’esame della commissione Affari giuridici. Sarà la stessa presidente dell’Assemblea Roberta Metsola ad informare l’Aula della richiesta all’apertura della sessione plenaria che si terrà la prossima settimana a Strasburgo. A quel punto partirà l’iter che coinvolge la commissione giuridica (Juri) che si esprimerà sulla richiesta e si terrà infine un voto in plenaria.

Finora sono state concesse tutte le richieste di revoca avanzate nell’ambito del Qatargate. Bisogna ricordare che la magistratura belga è titolare dell’inchiesta, da più parti descritta in questi anni come la più grave vicenda politico-finanziaria che abbia mai toccato il Parlamento europeo. Non sono ancora chiare le accuse che vengono mosse nei confronti delle eurodeputate democrat, ma l’indagine è basata su un presunto scambio di denaro e regali che alcuni parlamentari e lobbisti avrebbero ricevuto in cambio della difesa degli interessi del Qatar.

La vicenda di Antonio Panzeri

Il fascicolo ha coinvolto moltissimo l’Italia, con numerosi indagati. La guardia di finanza nel 2022 ha rinvenuto nella cassaforte di Antonio Panzeri, ex eurodeputato italiano, circa 600mila euro in contanti. Panzeri, arrestato nel corso della prima tranche dell’inchiesta insieme alla moglie e alla figlia, ha poi patteggiato con la giustizia belga una pena ridotta a un anno di reclusione in cambio delle sue confessioni. In quell’occasione è stato coinvolto anche un assistente dell’eurodeputata Alessandra Moretti, Davide Zoggia, a cui è stato sequestrato il cellulare. “Sono andata in Qatar con altri colleghi deputati – aveva dichiarato nel 2022 Moretti – nel quadro di una missione ufficiale e in tutta trasparenza. In questo quadro abbiamo affrontato in particolare i diritti dei lavoratori e l’accoglienza dei rifugiati afghani“.

Europarlamento Bruxelles
La vicenda di Antonio Panzeri (ANSA FOTO) – Notizie.com

La vicenda ha avuto e tuttora mantiene una grande attenzione internazionale. L’Europarlamento si è dotato di una commissione d’inchiesta sulla vicenda. Intanto è emerso anche un filone parallelo dell’inchiesta, denominato Maroccogate. Anche in questo caso il sospetto è che il Marocco abbia corrotto diversi europarlamentari in cambio di silenzio sia sul mancato rispetto dei diritti umani nel Paese sia delle mire espansionistiche nel Sahara occidentale.

Gestione cookie