Di+Nisio+%28Aidosp%29%3A+%26%238220%3BNon+servono+le+armi%3A+bisogna+realizzare+il+sogno+degli+Stati+Uniti+d%26%238217%3BEuropa+e+tornare+a+fare+politica%26%238221%3B
notiziecom
/2025/03/06/di-nisio-aidosp-non-servono-le-armi-bisogna-realizzare-il-sogno-degli-stati-uniti-deuropa-e-tornare-a-fare-politica/amp/
Editoriale

Di Nisio (Aidosp): “Non servono le armi: bisogna realizzare il sogno degli Stati Uniti d’Europa e tornare a fare politica”

Published by
Giovanna Sorrentino

Mentre scriviamo è in corso il Consiglio europeo straordinario per il RearmEurope, il piano per il riarmo che Ursula von der Leyen presenterà agli Stati Membri. La riflessione del politologo Francesco Di Nisio, presidente di Aidosp. 

Di Nisio (Aidosp): “Non servono le armi: bisogna realizzare il sogno degli Stati Uniti d’Europa e tornare a fare politica”

C’è una cosa che non è venuta fuori nei dibattiti degli ultimi giorni: “il pericolo del “presidenzialismo”, per quanto riguarda le conseguenze del potere assegnato a un solo uomo. E la crisi inevitabile delle democrazie occidentali, ormai “agonizzanti”. 

A dirlo è Francesco Di Nisio, presidente dell’Associazione italiana dottori in Scienze politiche ai microfoni di Notizie.com. “Le democrazie occidentali non hanno creato in tempo utile il vaccino contro le epidemie socio-politiche-economiche quando i segnali erano già chiari e nitidi”. 

In Europa la democrazia ha dunque perso. E non da oggi, con “dalla presa di posizione di Donald Trump” sui dazi e sulla guerra in Ucraina e in Medio Oriente. Piuttosto, “segnali arrivano ormai da qualche decennio, e non sono stai presi in considerazione. Le democrazie europee si sono alleate sotto l’ombrello americano, pensando che sarebbe stato per sempre. Ma è chiaro che ora l’Europa vive uno choc per un corto circuito del sistema, che era prevedibile e che nessuno ha voluto evidenziare in tempo utile. Bisogna fare un passo indietro, o il disastro sarà inevitabile per tutto il mondo“. 

La forma di governo si è trasformata in “oligarchia” aggiunge il politologo. “La politica ha perso il suo primato a favore dell’economia e dell’interesse dei pochi uomini che ormai determinano il bene e il male del mondo, coinvolgendo l’intero Occidente. È grave che nei dibattiti non si parli di questo. I leader, prima di decidere di spartirsi le terre rare dell’Ucraina, dovrebbero interrogarsi su quale futuro intendono puntare”. 

“La visione dell’Occidente è cambiata. L’unica voce giusta al mondo è quella del Papa”

Per queste ragioni, invece che parlare del riarmosi dovrebbe parlare dell’unione degli Stati europei, verso gli Stati Uniti d’Europa, dando ad essi forza ed energia”. 

Un ritorno alla politica dunque, “com’era il sogno dei padri fondatori. Invece mi sembra di capire che l’unica voce giusta sia quella del Papa. Nonostante la sua salute cagionevole, continua ad indicare retta via, ma nessuno vuole ascoltare”. 

Nel Consiglio straordinario di oggi, i leader europei hanno ribadito la vicinanza all’Ucraina e hanno espresso parere favorevole al piano RearmEurope. La Commissione dovrà “esplorare ulteriori misure” per “la salvaguardia nazionale nell’ambito del Patto di stabilità e crescita come misura immediata”. 

Ma quale futuro è possibile? Dalla lite con Donald Trump allo Studio Ovale venerdì scorso, “Zelensky è tornato distrutto a casa. Ha anche problemi interni di consenso. Gli ucraini sono stanchi della guerra e si aspettavano una tregua e giuste condizioni di pace – conclude Di Nisio – Non ha portato questo risultato a casa e addirittura l’America ha staccato la spina. Ma anche lui ha fatto un errore diplomatico: doveva parlare meno male di Putin. Ha fatto perdere le staffe a Trump”-

Published by
Giovanna Sorrentino