Cartelle esattoriali, nuova rottamazione in arrivo: cosa cambia

Il Governo potrebbe approvare una rottamazione a livello locale delle cartelle esattoriali: cosa prevede la bozza del decreto attuativo.

La riforma fiscale non si è ancora conclusa e sono diverse le novità che potrebbero essere introdotte nei prossimi mesi, attraverso i vari decreti attuativi su cui sta lavorando il Governo. Tra le novità in cantiere ci sarebbe anche una rottamazione a livello locale.

Cartelle esattoriali scritta
Cartelle esattoriali, nuova rottamazione in arrivo: cosa cambia (Notizie.com)

Con questa disposizione, se approvata ufficialmente, Comuni, Città Metropolitane e Regioni avranno la possibilità di stabilire sanatorie e definizioni agevolate in autonomia per recuperare le somme dovute dai contribuenti. Rottamazioni che, come accade con quelle nazionali, possono prevedere un piano di rateizzazione anche senza interessi e sanzioni.

Rottamazione locale, cosa prevede la bozza del decreto: le novità per i contribuenti

Nelle scorse settimane la Lega ha presentato due disegni di legge per introdurre la rottamazione quinquies, misura che permetterebbe a molti contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco usufruendo di un piano di rimborso di 120 rate mensili (10 anni), senza interessi e sanzioni.

Persone sfogliano documenti
Rottamazione locale, cosa prevede la bozza del decreto: le novità per i contribuenti (Notizie.com)

La nuova sanatoria era stata già respinta in precedenza non trovando spazio nella Legge di Bilancio 2025 e nel Decreto Milleproroghe. Ora si sta valutando la copertura finanziaria per capire se vi siano i margini per introdurre il provvedimento.

Nel frattempo, il Governo sta valutando un altro decreto previsto dalla riforma fiscale, che ancora non si è conclusa. In particolare, il decreto in questione prevede la possibilità di concedere agli enti locali facoltà di introdurre sanatorie, condoni e definizioni agevolate. Comuni, Città Metropolitane e Regioni potrebbe, dunque, stabilire delle rottamazione per le cartelle esattoriali che riguardano debiti con gli enti locali, come il mancato pagamento ad esempio di Tari, Imu, rette scolastiche e mense.

Gli enti avrebbero anche la facoltà di decidere in autonomia se inserire o ridurre gli interessi, ma anche se stabilire eventuali sanzioni. Inoltre, potrebbero anche essere previsti specifici piani di rateizzazioni per permettere ai debitori di regolarizzare la loro posizione con un pagamento dilazionato dei debiti. Una rottamazione locale a tutti gli effetti.

Non solo, come riporta la redazione di Money.it, i comuni potrebbero anche stabilire anche una sorta di agevolazione premiando, con uno sconto sull’importo fino ad un massimo del 5%, i contribuenti che decidono di addebitare sul proprio conto corrente il pagamento di tasse come Tari e Imu.

Infine, la bozza prevede anche pignoramenti più veloci: per rendere più veloce il pagamento delle somme dovute, potrebbero essere modificati i termini per far scattare le azioni esecutive che passerebbero da 180 a 60 giorni, sempre se il debito abbia un importo tale da prevedere il pignoramento.

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