Bolletta gas, stangata in arrivo anche per le fasce deboli: cosa cambia da oggi

Arriva una comunicazione da Arera che specifica come le bollette del gas siano in aumento, ecco cosa cambia per gli italiani.

una mano e un fornello del gas
Bolletta gas in aumento, preoccupano fasce deboli: ecco cosa cambia per gli italiani (Notizie.com)

Gli ultimi aggiornamenti preoccupano soprattutto le fasce più deboli dal punto di vista economico. Il valore della materia prima è infatti destinato ad aumentare. Arera ha aggiornato i costi di approvigionamento applicati ai clienti del servizio di tutela della vulnerabilità. Si parla della media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso e viene come sempre pubblicata i primi due giorni lavorativi seguenti al mese di riferimento e cioè in questo caso a febbraio 2025.

Le quotazioni sono in aumento rispetto a quanto visto a gennaio con la crescita della sola materia prima che è pari ora a 0.5291 €/MWh, cifra che sicuramente fa riflettere e obbliga a delle scelte da approfondire. A oggi dunque il prezzo di riferimento del gas per un nuovo cliente è pari a 130.43 centesimi per metro cubi con un +3% su quanto visto a gennaio. Interessanti sono anche le varie suddivisioni legate al computo finale di spesa.

Queste ci permetteranno di capire dove poter andare a sforbiciare per cercare di avere un impatto a livello economico meno importante sul cliente, che sia di fascia debole o meno.

Bolletta del gas in aumento, tutti i particolari

Ma dunque la bolletta del gas in aumento da cosa dipende? Diventa importante andare a vedere come scorporare la bolletta. Si parte dunque dalla spesa per la materia gas naturale con 59,52 centesimi di euro per l’approvigionamento e le attività connesse che equivale al 45.6% del totale, mentre sono 6.51 centesimi quelli per la vendita al dettaglio.

un fornello del gas
Bolletta del gas in aumento, tutti i particolari (Notizie.com)

Si passa poi alla spesa per il trasporto e la gestione del contatore che equivalgono al 20.5% del totale per una cifra di 26.80 centesimi. Si passa poi alla spesa per oneri generali di sistema a 2,94 centesimi. Il colpo finale è legato alle tasse che costituiscono il 26.9%, le imposte infatti sono a 35.02 centesimi.

Si tratta di cifre molto interessanti da analizzare per capire quale taglio sarebbe necessario per cercare di arrivare a una scontistica definitiva. L’unica possibilità per venire incontro, soprattutto alle fasce più deboli, è legata proprio alle imposte che al momento rappresentano un quarto della spesa. Risulta infatti impossibile andare a toccare il 50% che è legato alla spesa per la materia gas naturale.

Al momento Arera non ha parlato di ulteriori sconti con la situazione che si potrebbe fare difficile da gestire per un’ampia fetta della popolazione con alcuni che potrebbero davvero trovarsi in situazione di disagio.

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