Per il Ministero dell’Interno la sentenza della Cassazione che condanna il governo a risarcire i migranti della nave Diciotti è “sostanzialmente ininfluente”.
Il Viminale dà la sua lettura della decisione dei giudici delle sezioni unite della Suprema Corte, che nei giorni scorsi hanno accolto il ricorso dei cittadini eritrei, che nel 2018 sono rimasti per sei giorni a bordo dell’imbarcazione dopo la decisione dell’allora capo dell’Interno Matteo Salvini.
Proprio questa sentenza è diventata l’ultimo terreno di scontro tra governo e magistratura. Dal canto suo, il Ministero dichiara “assoluta tranquillità“. Anche perché la concreta “determinazione di un possibile risarcimento” ai migranti, “viene rimessa alla Corte d’Appello”. Non c’è nulla di definitivo, dunque, e un altro giudice dovrà esprimersi sulla vicenda.
Il Viminale: “Nessun danno ai migranti”
Il Viminale rimane in attesa dell’esito pratico di questo “presunto, eventuale danno” subito dai migranti, che sono stati “ospitati a bordo della nave militare italiana”. E che in quei giorni sono stati “accuditi, rifocillati in seguito a un salvataggio in acque internazionali di competenza non italiana”.
Per il Ministero dell’Interno, le tesi dei migranti sono “opinabili” e a confermarlo ci sono due rigetti, in primo grado e in Appello. E anche in Cassazione la stessa richiesta era arrivata dal procuratore generale.
Per la Cassazione non è stato un atto politico quello di trattenere i migranti, ma allo stesso tempo il loro sbarco va organizzato “nel più breve tempo ragionevolmente possibile”.
Dopo le critiche del ministro della Giustizia Carlo Nordio, l’Anm ma anche l’Unione delle Camere Penali hanno sottolineato che il compito dei giudici è quello di applicare le leggi e non di “collaborare con il governo di turno“.
La leva ancora una volta sono quelle dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura che “vanno garantite”. Sul caso è intervenuto anche Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno all’epoca dei fatti. “Non c’è nessuna guerra contro i giudici“, ha dichiarato. “Il problema nn è Salvini che non ama i magistrati, ma qualche magistrato che non ama l’Italia”, ha aggiunto a margine di un’iniziativa per la pace organizzata dalla Lega in piazza del Nettuno a Bologna.
L’ex capo del Viminale ha definito “incredibile” la sentenza della Cassazione “perché prevede che dei lavoratori italiani debbano risarcire dei clandestini che ho tenuto in attesa di sbarco perché era mio diritto e dovere farlo”.
Le opposizioni si schierano con la magistratura, definendo l’episodio come “l’ennesima occasione per la destra di attaccare” i giudici. Sono le parole di Angelo Bonelli, deputato Avs e co-portavoce di Europa Verde. “La realtà è che sono refrattari alle sentenze dei Tribunali della Repubblica”.