Prima la presentazione del sottomarino a propulsione nucleare, poi il lancio di missili balistici: la Corea del Nord non è rimasta a guardare le esercitazioni militari congiunte di Corea del Sud e Stati Uniti.
Questa mattina la notizia è rimbalzata da un capo all’altro del mondo. Pyongyang ha effettuato un lancio multiplo di missili balistici. Si tratta di armi non meglio identificate, ma i missili sarebbero stati lanciati verso il mare Occidentale.
Il tutto proprio mentre Seul e Washington avviavano le loro esercitazioni militari annuali. E mentre, tra poche ore, avranno inizio quelle di Russia, Cina e Iran. È di fatto il primo test missilistico balistico noto del Nord dopo il ritorno alla Casa Bianca del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Seul ha rilevato il lancio da un’area nei pressi della contea occidentale di Hwangju, nella provincia settentrionale di Hwanghae.
Secondo le prime ipotesi, si sarebbe trattato di Crbm, missili balistici che hanno una gittata relativamente breve, inferiore ai 300 chilometri. In base alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, però, alla Corea del Nord è vietato effettuare lanci che utilizzino la tecnologia balistica. La Corea del Sud ha quindi rafforzato la sorveglianza. Intanto sta andando avanti l’esercitazione denominata Freedom Shield, che durerà 11 giorni, fino al 21 marzo.
La Corea del Nord ha svelato per la prima volta un sottomarino a propulsione nucleare
Bisogna ricordare che l’aeronautica di Seul ha bombardato nei giorni scorsi per errore un villaggio sul suo territorio, provocando 15 feriti. Pyongyang nelle scorse ore aveva sbottato contro le operazioni congiunte, definendole una prova generale per un’invasione nei suoi confronti e minacciando che Seul e Washington avrebbero pagato un prezzo “orribile” per il loro “pericoloso atto provocatorio”. L’ultima volta che la Corea del Nord ha lanciato diversi missili balistici a corto raggio è stato il 14 gennaio.
Nelle scorse ore la Corea del Nord ha svelato per la prima volta un sottomarino a propulsione nucleare in costruzione. Il leader Kim Jong Un ha ispezionato il cantiere affermando che potenziare “radicalmente” la marina è una parte fondamentale della sua strategia difensiva. Kim ha visitato i cantieri navali senza fornire dettagli sulla data esatta o sul luogo dell’ispezione.
Nel 2023, i media statali nordcoreani avevano riferito del lancio di un primo sottomarino nucleare tattico d’attacco del Paese, ma l’esercito sudcoreano aveva dichiarato all’epoca che il sommergibile poteva non essere operativo. Secondo la Nuclear Threat Initiative, un think tank con sede negli Stati Uniti, si stima che la Corea del Nord abbia tra i 64 e gli 86 sottomarini, una delle flotte più grandi del mondo. Gli esperti dubitano però che siano tutti operativi.
Seul sta esaminando la possibilità di un trasferimento di tecnologia per sottomarini dalla Russia alla Corea del Nord, dopo la divulgazione delle immagini del primo sottomarino d’attacco a propulsione nucleare nordcoreano, attualmente in fase di assemblaggio. L’ipotesi è che la Russia possa aver assistito la Corea del Nord nella progettazione e nell’assemblaggio del sottomarino.
Così come l’utilizzo di tecnologia balistica, anche la fornitura di tecnologia militare a Pyongyang è vietata dalle sanzioni delle Nazioni Unite. E la Russia, in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha la responsabilità di rispettare le norme internazionali.
Le esercitazioni di Cina, Russia e Iran si svolgeranno a partire da domani
Le esercitazioni di Cina, Russia e Iran si svolgeranno invece a partire da domani, 11 marzo, nel porto sud-orientale di Chabahar, nella regione settentrionale dell’oceano Indiano. L’operazione, denominata Esercitazione di sicurezza marittima, coinvolgerà navi da guerra e unità di supporto delle marine militari dei tre Paesi, oltre a unità della Marina iraniana e del Corpo delle guardie della rivoluzione. Saranno presenti anche osservatori di Azerbaigian, Sudafrica, Oman, Kazakistan, Pakistan, Qatar, Iraq, Emirati Arabi Uniti e Sri Lanka.
L’evento segue un’esercitazione analoga tenutasi alla fine del 2024 nella stessa area, che aveva visto la partecipazione di unità navali iraniane come le navi da guerra Sahand, Jamaran e Bayandor. Oltre a navi cinesi, tra cui il cacciatorpediniere Nanning, e russe, come l’Admiral Gorshkov. “Non mi preoccupano le esercitazioni militari congiunte di Russia, Cina e Iran. Perché dovrebbero? Noi siamo più forti”, ha detto il presidente Usa Donald Trump.