“Sono triste che tu sei malato, guarisci presto”. Gli auguri dei bambini al Pontefice sembra si siano esauditi. Oggi i medici del Policlinico Gemelli di Roma hanno sciolto finalmente la prognosi per Papa Francesco.
Ciò significa che per lo staff medico che ha in cura il Santo Padre per una polmonite bilaterale da 25 giorni, Papa Francesco non è in imminente pericolo di vita. A sottolinearlo è stata pochi minuti fa la Sala stampa della Santa Sede.
Il bollettino sulle condizioni di Jorge Maria Bergoglio ha specificato che “non è più in imminente pericolo di vita in conseguenza della infiammazione e del quadro clinico specifico”. La giornata è trascorsa tranquilla per il Papa, nonostante la preoccupazione per le alluvioni che hanno colpito il suo Paese natio, l’Argentina. “È vicino, col pensiero e con la preghiera, alle persone della zona di Bahia Blanca”, hanno fatto sapere dalla Sala stampa.
Le condizioni cliniche di Bergoglio continuano ad essere stabili
Questa mattina il Santo Padre ha potuto seguire, seduto in poltrona, gli esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI. Ha poi ricevuto l’Eucarestia e si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato per un momento di preghiera. Nel pomeriggio si è nuovamente unito agli esercizi spirituali della Curia, seguendo in collegamento video. Durante la giornata ha alternato la preghiera al riposo.
Le condizioni cliniche di Bergoglio, insomma, continuano ad essere stabili. Una normalizzazione avvenuta dopo i due episodi di broncospasmo che hanno impaurito i fedeli nei giorni scorsi. I miglioramenti registrati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati, come confermato sia dagli esami del sangue che dall’obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica.
Data la complessità del quadro clinico e dell’importante quadro infettivo presentato al ricovero, sarà necessario continuare, per ulteriori giorni, la terapia medica farmacologica in ospedale. Dunque, il Pontefice resterà al decimo piano del Policlinico Gemelli della capitale finché ce ne sarà bisogno. Prosegue anche la somministrazione di ossigeno, durante il giorno ad alti flussi con le cannule nasali, durante la notte con la ventilazione meccanica e la mascherina.
La polmonite non è ancora stata superata. “Alcuni segnali indicavano che la situazione è più gestibile ed evidentemente si comincia a vedere una tendenza al miglioramento da qualche giorno. – ha detto Stefano Nardini, ex presidente della Società italiana di pneumologia – I segnali di miglioramento devono essere diventati stabili, con un trend positivo che ha messo i sanitari nella condizione di poter valutare una prognosi in miglioramento“.
Il cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi, nell’introduzione al Consiglio episcopale permanente, ha detto che “il popolo cristiano ama il Papa e siamo colpiti dal fatto che pure non credenti e fedeli di altre religioni si uniscano all’invocazione per la sua salute, considerandolo un apostolo di pace e di spiritualità. Anche noi oggi, quindi, vogliamo far arrivare al Papa l’attaccamento e la preghiera dell’intera Chiesa in Italia”.
Diverse polemiche sui social media per i tiktoker complottisti
Una classe di bambini dell’asilo in provincia di Monza in queste ore hanno realizzato un cartellone da mandare al Pontefice. “Papa Francesco vorrei che tu guarisci presto così posso andare in chiesa!”, si legge. In questi giorni hanno creato diverse polemiche sui social media le presunte incursioni al decimo piano del Gemelli alcuni tiktoker complottisti che pare, però, abbiano sbagliato reparto. Ad alimentare le tesi per cui il Papa sarebbe “morto da giorni ma non ve lo dicono”, il fatto che nessuna immagine né messaggio del Pontefice sia stato diffuso nel corso della degenza.
A sorvegliare la tranquillità di Papa Francesco ci sono uomini della security al piano terra e al decimo. “Sono un po’ flashati – hanno raccontato gli addetti alla sicurezza – ma si sono limitati a fare i loro video e le foto altrove. Noi certo non possiamo impedirgli di dire quello che vogliono. Noi ci limitiamo a controllare che non ci siano problemi, pronti eventualmente a intervenire. Non ci sono stati mai problemi neppure con questi personaggi. In realtà non li abbiamo mai visti da queste parti“.