Reddito+di+libert%C3%A0%2C+come+funziona+e+a+chi+%C3%A8+rivolto%3A+i+chiarimenti+dell%E2%80%99INPS
notiziecom
/2025/03/10/reddito-di-liberta-come-funziona-e-a-chi-e-rivolto-i-chiarimenti-dellinps/amp/
Economia

Reddito di libertà, come funziona e a chi è rivolto: i chiarimenti dell’INPS

Published by
Marco Sparta

Una circolare dell’Inps ha specificato tutti i dettagli relativi all’erogazione e alla presentazione della domanda per il Reddito di Libertà.

È stata pubblicata la circolare dell’Inps che contiene tutti i dettagli in merito al Reddito di Libertà, contributo economico riconosciuto mensilmente alle donne vittime di violenza, con o senza figli, che si trovano in condizioni di povertà.

Reddito di libertà, come funziona e a chi è rivolto: i chiarimenti dell’INPS (Notizie.com)

Per finanziare la misura sono stati stanziati 30 milioni di euro, suddivisi equamente per ogni anno del triennio 2024-2026, alla cifra, secondo quanto stabilito nell’ultima Legge di Bilancio, è stato aggiunto 1 milione di euro all’anno a partire da quest’anno. Nel 2025, dunque, la misura potrà contare di una dote pari ad 11 milioni di euro. Per ottenere il contributo sarà necessario presentare all’Inps la domanda.

Reddito di Libertà, come funziona e come richiedere il sostegno economico

Lo scorso 5 marzo, sul proprio sito Internet, l’Inps ha pubblicato la circolare che contiene tutti i dettagli relativi al Reddito di Libertà, la misura che prevede l’erogazione di un contributo economico per le donne in condizioni di povertà e vittime di violenza.

Reddito di Libertà, come funziona e come richiedere il sostegno economico (Foto da Ansa) – Notizie.com

Il sostegno, salito da 400 a 500 euro per il 2025, è rivolto alle donne, con o senza figli. Devono essere residenti in Italia con cittadinanza italiana, comunitaria o in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno. E poi: seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza; in condizioni di povertà.

L’obiettivo della misura è quello di permettere il riacquisto di un’autonomia personale e coprire le spese per il percorso scolastico o formativo dei figli minori. La domanda, come specificato dalla normativa, deve essere presentata all’Inps. Questo, tramite gli operatori comunali del Comune di riferimento che dovranno attestare lo stato di bisogno della richiedente attraverso il modulo “Domanda Reddito di Libertà”.

In caso di esito positivo, verrà erogato un contributo economico di massimo 500 euro mensili per un totale di 12 mensilità, compatibile con altre forme di sostegno, come l’Assegno di Inclusione.

C’è tempo dal 18 aprile sino al 31 dicembre 2025

Nella circolare è stato specificato che le istanze presentate all’Istituto di previdenza sociale, dalla data di entrata in vigore del decreto, non accolte per incapienza dei fondi avranno priorità. Ma solo se ripresentate entro 45 giorni dal nuovo decreto (entro il 18 aprile 2025). E dopo la verifica da parte degli stessi Comuni della sussistenza attuale dei requisiti. Se non ripresentate, le istanze decadranno definitivamente.

Dal 18 aprile sino al 31 dicembre 2025, tutte le donne in possesso dei requisiti previsti dalla misura potranno presentare richiesta, comprese le donne che non hanno ripresentato domanda nei 45 giorni transitori e la cui istanza è decaduta. La richiesta dovrà avvenire tramite la piattaforma online per il Reddito di Libertà, presente sul portale Inps alla sezione “Prestazioni sociali dei comuni”. In questa sezione potranno collegarsi gli operatori del comune per ripresentare le domande decadute nel periodo transitorio. Una volta chiuso questo periodo, chi è in possesso dei requisiti potrà richiedere tramite i Comuni il contributo.

Published by
Marco Sparta