Le carte come la Mastercard rappresentano oggi il veicolo principale di pagamento e trasmissione di denaro, ma sono strumenti sicuri?
9 marzo 2025, una data che in tanti ricorderanno, in tutto il mondo. Centinaia di migliaia di consumatori, infatti, hanno temuto che qualcuno avesse svuotato o compromesso il loro conto corrente. E tutti costoro erano accomunati dall’uso di una carta Mastercard. Parliamo di uno dei circuiti di pagamento più diffusi al mondo, attivo in più di duecentodieci Paesi.
Da tempo, infatti, Mastercard è leader nei pagamenti contactless e digitali. E tantissimi hanno già adottato il tap-to-pay o hanno integrato la carta nei loro portafogli digitali. Anche molte carte prepagate o di debito sfruttano di fatto il circuito gestito dalla multinazionale americana fondata nel 1966 a Purchase, New York.
Ebbene, molti clienti Mastercard hanno fatto i conti con problemi con i pagamenti, sia online che nei negozi fisici, ovvero usando la carta virtualmente o fisicamente. Tutto ciò a causa di un’interruzione globale del servizio. I primi problemi si sono registrati in Gran Bretagna, poi a cascata in Italia, Giappone, USA e tanti altri Paesi.
C’è chi ha segnalato di aver avuto difficoltà nel completare le transazioni, chi ha creduto di essere stato hackerato e chi ha denunciato a Mastercard lo svuotamento del conto corrente. Il problema è stato particolarmente evidente durante la mattinata del 9 marzo, con un picco di segnalazioni intorno alle nove.
Mastercard, sistema in down: che cos’è successo davvero?
Mastercard ha confermato che c’è stata un’interruzione del servizio e che quindi alcune transazioni sono state rifiutate. Dopodiché ha assicurato i suoi clienti sul fatto che il problema era stato risolto e che tutti i sistemi erano tornati a funzionare normalmente. Tra i consumatori, tuttavia, sembra essersi diffuso parecchio scontento. Innanzitutto perché l’azienda finanziaria non ha spiegato perché il sistema è andato in tilt.
Si tratta di una conferma a un problema più volte ventilato da esperti economici e informatici: la dipendenza dai sistemi di pagamento digitali può trasformarsi in un limite per la contemporaneità: nel momento in cui i server o i sistemi smettono di funzionare, la gente non riesce più a gestire i propri soldi.
In alcuni Paesi, come l’Ucraina, i consumatori hanno poi continuato a riscontrare problemi per ore e hanno avuto anche difficoltà a prelevare con il bancomat. L’inconveniente ha quindi paralizzato mezzo mondo. Mastercard ha ribadito che il problema è stato risolto ma non ha ancora spiegato come sia possibile per i suoi clienti affrontare situazioni simili.