Nuova audizione per la riforma della polizia locale, al lavoro c’è la Commissione Affari costituzionali della Camera che ha incontrato la Csa Ral. 
Da anni ormai le forze di polizia locali aspettano un cambio di passo per tutelare il loro lavoro sia dal punto di vista dei salari sia per il rispetto del ruolo. Abbiamo commentato il vertice di oggi con Marco Milani, segretario del Sulpl di Roma, che ha detto a Notizie.com: “Queste audizioni, alle quali ho anche partecipato nelle legislature passate, sono un po’ una norma per quanto ci riguarda. Ogni legislatura, ogni governo in qualche modo promette la riforma della polizia locale che noi aspettiamo dal 1986. Immaginate come può essere cambiato in quarant’anni l’impiego”.
Milani ha poi analizzato le novità che hanno portato a un lavoro sul campo totalmente differente rispetto al passato: “Prima eravamo poco più di un ausiliario del traffico, mentre oggi abbiamo a che fare con sgomberi, campi nomadi, arresti, zone rosse e quant’altro. Questo, in città che sono aumentate a dismisura. Ogni governo promette, in campo elettorale, una legge di riforma e dà il via ad audizioni che coinvolgono i vari sindacati, ma nessuno concretizza. Giudicare questi come appuntamenti importanti non è giusto, perché alla fine portano tutti alla stesso risultato finale”.
Marco Milani a Notizie.com: “Col governo Meloni ci aspettavamo la luce”
E ora qual è la situazione legata alla polizia locale? Marco Milani ha aggiunto quelle che sarebbero state le novità: “Noi pensavamo che col governo Meloni si vedesse luce, perché il Ministro Matteo Piantedosi, in precedenza prefetto di Roma, aveva dato l’annuncio su questa legge di riforma. Ce l’aspettavamo nel primo anno di governo, invece siamo a metà legislatura e siamo ancora alle audizioni”.
“Il governo ha chiesto e ottenuto dal Parlamento il potere di procedere a questo disegno di legge, ma poi di fatto si è tornati alla procedura standard della legge che nel 95% dei casi non va mai in porto“, spiega Milani.
Non ci sono grandi speranze secondo il Sulpl, anche se Milani ha aperto a novità verso il futuro. “Vedo una forte involuzione, il governo aveva chiesto e ottenuto la legge delega per procedere al decreto legislativo ma non l’ha fatto. C’è poco da ascoltare i vari sindacati e quant’altro. Il governo deve esercitare la delega che ha avuto per buttare giù un testo e presentarlo alle Camere per le audizioni”, conclude.
