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Economia

Buco enorme, quanto dovrà rimetterci Chiara Ferragni per le sue aziende: cifre blu

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Giuseppe F.

La crisi finanziaria del marchio Chiara Ferragni non si deve solo al Pandoro Gate: il buco nelle aziende è assai profondo.

Un business rischioso, quello delle influencer. Un giorno piaci a tutti e fai incetta di like. E il giorno appresso tutti ti considerano “passata”, cosa vecchia. Rispetto ad altre colleghe, Chiara Ferragni aveva tuttavia provato a fare le cose in grande, seguendo una strategia che ha fatto scuola… Grazie alla sua straordinaria visibilità sul web, la trentasettenne di Cremona è riuscita a capitalizzare al massimo il lavoro su blog e social per mettere su un impero imprenditoriale di incomparabile successo.

Buco enorme, quanto dovrà rimetterci Chiara Ferragni per le sue aziende: cifre blu (Foto: Ansa) – notizie.com

Tutto questo grazie a una marcia trionfale nel dominio volatile del virtuale, partita nel 2009, quando Chiara aprì con l’ex fidanzato il primo blog The Blond Salad. Tempo due anni e la Ferragli era già riconosciuta a livello mondiale come la fashion blogger per antonomasia. Da lì i lavori come modella per Guess, le collaborazioni come modellista per Steve Madden e altri marchi e poi la creazione di collezioni a nome Chiara Ferragni. Non ne sbagliava una, Chiara. E nel 2014, aveva già guadagnato intorno ai 10 milioni di euro.

Il suo successo appariva tanto straordinario da trasformarla in un caso di studio alla Harvard Business School e da imporla come la prima personalità nata sul web ad apparire sulla copertina di Vogue. La sua prima società, la TBS Crew Srl, con cui inizialmente gestiva il blog The Blonde Salad, negli ultimi anni si è occupata della sua immagine e delle collaborazioni con marchi di lusso. Da Dior a Louis Vuitton… Nel 2022, i ricavi dichiarati erano di circa 15 milioni.

Crollano le aziende di Chiara Ferragni: da un fatturato di oltre 33 milioni al nulla

La Fenice Srl è la proprietaria del marchio “Chiara Ferragni”. L’azienda dedicata alla vendita di capi di abbigliamento, scarpe, borse e accessori firmati dalla influencer. Anche questa società, nel 2022, rivelava un fatturato sopra i 14 milioni di euro. La Ferragni gestisce ancora anche la Sisterhood Srl, una holding registrata per controllare tutte le altre società e gestire le partecipazioni.

Crollano le aziende di Chiara Ferragni: da un fatturato di oltre 33 milioni al nulla (Foto: Ansa) – notizie

Considerando tutti i ricavi aggregati, le aziende di Chiara Ferragni, sempre nel 2022, potevano contare su introiti superiori ai 33 milioni di euro. Ma già nel 2022, la influencer ha smesso di crescere sui social. Era arrivata a quasi 30 milioni di follower solo su Instagram, ma non è mai riuscita a raggiungere un simile traguardo. Prima delle feste natalizie del 2022 Chiara Ferragni ha collaborato con la Balocco per il lancio del “Pandoro Pink Christmas“.

Subito, si levarono i primi sospetti di pubblicità ingannevole. La influencer aveva infatti lasciato intendere che l’acquisto del pandoro avrebbe sostenuto una causa benefica, mentre la donazione (di entità contenuta) era già stata effettuata mesi prima, a maggio 2022. Così l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato la Ferragni e la Balocco per pratiche commerciali scorrette.

L’impatto del Pandoro Gate

Da quel momento la influencer si è dovuta scontrare con un calo dei ricavi su tutti i fronti, una perdita costante di follower sui social media (in pochi mesi ha perso almeno un milione di follower) e con l’ostilità delle aziende con cui lavorava. Dopo un anno di perdite continue, è poi arrivato anche il divorzio dal marito Fedez. Un’altra storia che ha danneggiato non solo l’immagine pubblica ma anche commerciale dell’influencer.

L’impatto del Pandoro Gate (Foto: Ansa) – notizie.com

Da qui una crisi di fiducia tra i soci della sua azienda Fenice S.r.l., con tensioni interne e difficoltà nel rilancio del marchio. Negli ultimi due anni, le perdite cumulate ammontano a circa 10 milioni di euro. I ricavi, secondo varie indiscrezioni, sarebbero scesi dagli oltre 12 milioni del 2023 a meno di 2 milioni nel 2024. Dopo la rescissione di contratti già firmati da importanti brand.

Il 10 marzo 2025, la Fenice ha varato un aumento di capitale da 6,4 milioni di euro dopo un’assemblea che la stampa descrive come molto drammatica. L’imprenditore Pasquale Morgese, colui che detiene il 27,5% delle quote si è opposto a tutti i punti all’ordine del giorno. No alla ricapitalizzazione, no al bilancio del 2023. L’esercizio 2023 si è chiuso con una perdita di 6,9 milioni. Inoltre Chiara Ferragni sta gestendo perdite in tutte le aziende collegate a la Fenice.

La influencer, attraverso la holding Sisterhood (con cui detiene il 32,5% della società la Fenice) si è dichiarata pronta a sottoscrivere la sua quota proporzionale e, se necessario, anche le quote non sottoscritte dagli altri soci. E ciò vuol dire che dovrà investire un sacco di milioni per garantire la continuità operativa delle sue aziende e il rilanciare il suo business. Quanto? Circa 6 milioni, probabilmente.

 

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