Come e perché si sta richiudendo il buco dell’ozono: “La scienza deve guidare le decisioni politiche”

“Un impegno coordinato tra governi, comunità scientifica e settore privato può portare a risultati concreti nella tutela del pianeta”.

A parlare, in esclusiva per Notizie.com, è Eva Alessi, responsabile Consumi sostenibili e Risorse naturali di Wwf Italia. Abbiamo analizzato con Alessi uno degli ultimi studi pubblicati sulla rivista Nature.

Il buco dell'ozono si sta richiudendo
Come e perché si sta richiudendo il buco dell’ozono: “La scienza deve guidare le decisioni politiche” (CANVA FOTO) – Notizie.com

Secondo Peidong Wang dell’Istituto di Tecnologia del Massachussetts, infatti, il buco dell’ozono si sta finalmente richiudendo. Un’ottima notizia a cui si è giunti grazie alla riduzione dei Cfc. Ovvero i gas clorofluorocarburi usati anche come refrigeranti nei vecchi frigoriferi, messi al bando nel 1987. In quell’anno venne firmato il Protocollo di Montréal, che imponeva la progressiva riduzione della produzione di Cfc.

Bisogna poi ricordare che lo strato di ozono funge da schermo fondamentale per la vita sulla Terra. L’ozonosfera intercetta infatti radiazioni provenienti dallo spazio potenzialmente letali. Il successo del Protocollo di Montréal è dunque replicabile per quanto riguarda la crisi climatica e la biodiversità? “Ci sono tre priorità – ha spiegato Eva Alessi – ovvero gli accordi globali vincolanti e la loro attuazione concreta, le soluzioni basate sulla natura, la transizione ecologica e i finanziamenti sostenibili”.

Alessi (Wwf) in esclusiva per Notizie.com: “Orientare capitali verso pratiche che tutelino il clima”

Secondo il Wwf, insomma, è essenziale che i Paesi rispettino gli impegni presi con l’Accordo di Parigi e il Global Biodiversity Framework. Trasformando le promesse in azioni reali con finanziamenti adeguati. La protezione e il ripristino degli ecosistemi come foreste, oceani e zone umide, devono essere integrate nelle strategie climatiche. Questo, poiché offrono benefici sia per la mitigazione sia per l’adattamento. Serve poi un forte impegno per eliminare i sussidi dannosi per l’ambiente, come quelli destinati ai combustibili fossili e ai pesticidi chimici, che favoriscono pratiche insostenibili.

È fondamentale reindirizzare questi fondi verso soluzioni sostenibili, come le energie rinnovabili, l’agroecologia e l’economia circolare. – ha continuato Alessi – Il settore finanziario deve essere coinvolto attivamente per orientare capitali verso pratiche che tutelino il clima e la biodiversità. La scienza e la politica devono lavorare insieme per garantire che le soluzioni adottate siano basate su evidenze solide e siano equamente implementate a livello globale”.

Buco dell'ozono
Alessi (Wwf) in esclusiva per Notizie.com: “Orientare capitali verso pratiche che tutelino il clima” (CANVA FOTO) – Notizie.com

Progressi scientifici, negazionismo climatico e tensioni geopolitiche continuano però ad ostacolare un’azione globale più incisiva. “Contrastare la disinformazione e rafforzare il ruolo della scienza – ha sottolineato la responsabile Wwf – richiede un approccio articolato basato su tre strategie chiave. Comunicazione chiara e accessibile, alleanze con la comunità scientifica e i media, advocacy e pressione politica”.

Ciò significa promuovere una divulgazione scientifica chiara, basata su dati verificati. E facilmente comprensibile per il grande pubblico. È fondamentale rendere i temi climatici e ambientali accessibili e connetterli alle realtà quotidiane delle persone. Necessario poi rafforzare la collaborazione con università, istituti di ricerca e giornalisti aiuta a contrastare la diffusione di informazioni fuorvianti.

Il Wwf: “Investire nella natura è essenziale per il futuro dell’umanità”

La scienza deve guidare le decisioni politiche. – ha affermato Alessi – Il Wwf si impegna per integrare le evidenze scientifiche nei processi decisionali. Facendo pressione sui governi affinché adottino politiche basate su dati concreti e non su interessi economici e di breve termine”. Il Wwf Italia ha poi fatto sapere che “ora inizia il vero lavoro. È preoccupante che i Paesi sviluppati non siano ancora sulla buona strada per onorare il loro impegno di mobilitare 20 miliardi di dollari entro il 2025 a favore dei Paesi in via di sviluppo”.

Il buco dell'ozono
Il Wwf: “Investire nella natura è essenziale per il futuro dell’umanità” (CANVA FOTO) – Notizie.com

Investire nella natura è essenziale per il futuro dell’umanità. – hanno concluso dall’organizzazione ambientalista – Grazie ad essa, possiamo mitigare la crisi climatica, rendere gli ecosistemi e le comunità più resilienti. E poi stabilizzare i prezzi del cibo, assorbire il carbonio che alimenta la crisi climatica e costringe le persone ad abbandonare il proprio territorio. Ora è urgente mobilitare finanziamenti da tutte le fonti, pubbliche, private e filantropiche, per garantire il raggiungimento dei 200 miliardi di dollari all’anno entro il 2030”.

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