Nati senza iride, hanno recuperato la vista: l’incredibile storia di due fratelli di 24 e 17 anni

Si può recuperare la vista? Un intervento rivoluzionario effettuato a Torino permette di tornare a sperare nella tecnologia. Due fratelli nati senza iride sono protagonisti.

una sala operatoria con degli specialisti al lavoro a un monitor
Recuperano la vista, intervento rivoluzionario a Torino: erano nati senza l’iride (Instagram @cittadellasalutetorino) Notizie.com

Siamo all’Ospedale Molinette di Torino dove due fratelli di 24 e 17 anni sono stati ricoverati per la Aniridia una malattia genetica rara che colpisce l’occhio. Si parla di un occhio senza l’iride, la parte colorata che si trova intorno alla pupilla. Causata da una mutazione del PAX6, un gene, determina uno sviluppo incompleto dell’occhio nel soggetto che accusa la patologa e genera disturbi della vista fino all’ipovisione. Spesso è trasmessa dai genitori che sono portatori della stessa mutazione.

I due ragazzi di Torino presentavano l’assenza totale dell’iride, abbinata da alterazioni in grado di mettere a rischio la vista con un glaucoma progressivo associato a cataratta. Il problema si era generato di fronte a un percorso che avrebbe portato a un peggioramento irreversibile e impossibile da gestire senza un intervento chirurgico. Operazione che però comportava dei rischi molto alti fino alla totale cecità.

L’operazione effettuata ha segnato un punto zero per il progresso delle tecniche per riuscire a dare una speranza a chi ha gravi problemi per la vista.

L’intervento a Torino per i due ragazzi senza iride

L’intervento ai due ragazzi senza l’iride sono stati operati dal Professor Michele Reaibaldi, direttore oculistica universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino. A coadiuvarlo è stata la sua equipe che è intervenuta su entrambi i ragazzi nello stesso giorno con un triplice intervento.

occhio nel dettaglio
L’intervento a Torino per i due ragazzi senza iride (Instagram @cittadellasalutetorino) Notizie.com

Reibaldi ha specificato: “Un intervento, compiuto per la prima volta in assoluto, ha permesso di trattare tre diverse patologie e cioè il galucoma, tramite impianto innovativo di un dispositivo mininvasivo che permette la riduzione della pressione oculare e l’arresto della perdita visiva; la rimozione della cataratta giovanile, con impianto di cristallino artificiale; e l‘inserimento di un’iride artificiale di ultima generazione”.

Una delle cose più incredibili di questo processo è stata anche la possibilità di scegliere il colore dei propri occhi per i due ragazzi che sono nati senza l’iride: “Un dettaglio che non riguarda solo l’estetica, ma che rappresenta un momento di cambiamento“. Il ragazzo ha scelto degli occhi di tonalità verde mentre la sorella una tinta marrone nocciola.

L’operazione si impone anche l’obiettivo di preservare la vita nel futuro dando l’opportunità di iniziare a vivere una vita normale per due ragazzi fortemente condizionati da una mutazione genetica che ha colpito i loro occhi.

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