Un’importante novità per alcuni pensionati: arriva a marzo il pagamento degli arretrati relativi agli aumenti dei minimi tabellari.
Gli aumenti in questione sono quelli previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro di uno specifico comparto, per il triennio 2022-2024. Dunque alcuni pensionati hanno diritto a degli arretrati che, come informa l’INPS, arriveranno a marzo 2025. I soldi saranno concessi tramite accredito. E c’è anche una data precisa di emissione.
L’assegno sarà versato il 14 marzo e si trasformerà in accredito effettivo entro il 21 dello stesso mese. Si tratta di garantire che gli aventi diritto ricevano le somme dovute per un determinato periodo lavorativo precedente al pensionamento. Bisogna tuttavia prestare particolare attenzione alle condizioni e alle scadenze. Essere informati è fondamentale affinché il pagamento degli arretrati avvenga senza alcun intoppo.
La prima condizione da rispettare è quella della sopravvivenza. Gli arretrati possono infatti essere versati solo se il beneficiario è ancora vivo al momento del pagamento. Dopodiché è importante che il soggetto in questione abbia un account attivo in un determinato portale istituzionale e che possa contare su un conto corrente ancora aperto e valido. Qualora il conto sia stato modificato, bisogna comunicare i nuovi estremi al già citato portale.
Quali pensionati riceveranno degli arretrati a marzo
L’utenza deve essere aperta su NoiPA, il sistema utilizzato per la gestione delle retribuzioni e dei pagamenti della pubblica amministrazione. Quindi hanno diritto agli arretrati gli statali che sono andati in pensione entro il 2024 e che non hanno incassato il dovuto per il periodo in cui erano ancora in servizio.
In questo senso, il lavoratore dipendente che è andato in pensione a settembre 2024 riceverà gli arretrati per gennaio-agosto 2024. L’INPS ha comunicato che gli anni 2022 e 2023 sono esclusi, dato che sono già coperti dall’indennità di vacanza contrattuale.
La data fissata per l’emissione degli arretrati da parte di NoiPA è, come anticipato, quella di giovedì 14 marzo 2025. E il pagamento dovrebbe avvenire entro venerdì 21 marzo 2025, tramite un cedolino separato. Dunque, gli arretrati arrivano ai pensionati a marzo 2025 per effetto del rinnovo del contratto Funzioni Centrali relativo al triennio 2022-2024. Un rinnovo che ha portato ad aumenti per i lavoratori ancora in attività e che può mettere qualcosina in tasca anche a coloro che nel frattempo sono andati in pensione.
L’importo medio netto dell’accredito potrebbe aggirarsi intorno ai 1.000 euro. Ma ovviamente potrebbe poi essere più alto o più basso, a seconda della situazione individuale di ogni ex lavoratore. Bisogna considerare il periodo di servizio nel 2024 e gli aumenti previsti dal proprio contratto collettivo nazionale di lavoro.