In Italia si sta inasprendo la tematica legata ai cani aggressivi, con diversi casi di bambini feriti gravemente. Arriva un comunicato congiunto di SIP e ANMVI.
La Società Italiana di Pediatria e l‘Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani hanno rilasciato delle dichiarazioni per richiamare l’attenzione sul “possesso responsabile” dei cani soprattutto in presenza di minori unendo le loro componenti per una conoscenza maggiormente approfondita proprio del rapporto tra l’animale e il bambino. Viene richiesta così la riforma dell’attuale ordinanza che viene considerata anacronistica e totalmente disattesa.
Cani di grande taglia spesso lasciati incustoditi, o semplicemente fuggiti al controllo, possono essere fatali per gli adulti figuriamoci per dei bambini e per questo i proprietari degli stessi hanno una responsabilità non indifferente. La sensibilizzazione si vuole sviluppare lungo l’arco di una tutela dell’incolumità pubblica, ma anche in un possesso responsabile nei contesti domestici dove spesso le problematiche rischiano di essere sottovalutate.
Specificando che il proprietario di un cane è sempre responsabile sia del benessere dell’animale, che del controllo e della conduzione dello stesso. Risponde così, sia civilmente che penalmente, a danni o lesioni a persone e animali. Una riforma dunque che dovrà essere attuata per la tutela delle persone.
Ma cosa chiedono SIP e ANMVI?
SIP e ANMVI si propongono di affrontare la tematica del controllo dei cani specificando alcuni punti che sono fondamentali. Rino Agostiniani, presidente della società dei pediatri, specifica: “La relazione con un animale domestico favorisce la crescita armoniosa dei bambini, migliorando empatia e senso di responsabilità. Ma per favorire una convivenza positiva è fondamentale la sorveglianza di un adulto. Un cane e un bambino non dovrebbero mai stare insieme senza supervisione“.
Per questo viene richiesto di andare a rinforzare quelle che sono le politiche educative al possesso responsabile dei cani in presenza dei minori e non solo. Il rapporto tra cani e bambini, soprattutto, deve essere sviluppato all’interno di una cornice di sicurezza che oggi è deficitaria perché affidata a rapporti inconsapevolmente non protetti.
Marco Melosi, presidente dell’ANMVI, ha specificato: “È essenziale che i proprietari genitori o che stanno per diventarlo adottino le precauzioni necessarie per una convivenza sicura che lo sai a partire dalla scelta del cane maggiormente indicato per un contesto familiare”.
Proprio per questo vengono segnalati dalle due associazioni una serie di punti comuni da seguire. Si parte dall’adozione consapevole per arrivare alla supervisione costante e all’educazione alla relazione. Inoltre viene chiesto di riformare il vecchio patentino che diventerà utile proprio per tutelare tutti.