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Cronaca

Un mese di ricovero al Gemelli: perché i medici non hanno ancora dimesso Papa Francesco

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Matteo Fantozzi

Papa Francesco è ricoverato da un mese al Gemelli di Roma. La situazione sarebbe stabile ma al momento le dimissioni appaiono ancora lontane.

Come sta il Papa a un mese di ricovero al Gemelli? Prognosi sciolta, ma situazione da monitorare (ANSA) Notizie.com

Lo scorso 14 febbraio il Santo Padre entrava nel nosocomio romano per quelli che erano stati definiti “accertamenti diagnostici necessari da effettuare in ambiente protetto per la bronchite in corso“. La situazione inizialmente non sembrava drammatica, ma una necessità di attenzione nei confronti di un uomo di 88 anni già con diverse patologie pregresse.

Il 18 febbraio però la tac aveva parlato dell’insorgenza di una “polmonite bilaterale”, termine con cui avevamo iniziato a prendere confidenza, capendone la gravità, nell’era del Covid. Sebbene non era stato il coronavirus a bloccare Papa Bergoglio, la situazione era peggiorata il 22 febbraio, quando una prima crisi respiratoria lo aveva obbligato all’utilizzo di “ossigeno ad alti flussi”. Si era parlato inoltre anche di emotrasfusioni in seguito a una piastrinopenia associata a un’anemia evidente.

Da quel momento si era parlato di “prognosi riservata” con milioni di fedeli in tutto il mondo che avevano iniziato a temere seriamente per la sua vita. Da quel momento erano partiti anche i soliti complottisti tra chi affermava di essere sicuro dell’avvenuto decesso del Papa, messo a tacere, secondo queste teorie, per via del Giubileo in corso. Solo bufale e sciacallaggi.

Papa Francesco da un mese al Gemelli di Roma, come sta?

Ma come sta oggi Papa Francesco a un mese dal ricovero al Gemelli di Roma? Il 23 febbraio la situazione si era complicata ulteriormente a fronte di una iniziale e lieve insufficienza renale, però poi rientrata dopo un momento in cui tutti vedevano questa diagnosi come l’inizio della fine.

Papa Francesco da un mese al Gemelli di Roma, come sta? (ANSA) Notizie.com

Le prime buone notizie arrivavano il 27 dello stesso mese quando dal Vaticano facevano sapere che il Papa era uscito dal momento più critico nonostante il quadro clinico fosse ancora molto complesso. Il 28 febbraio poi una nuova crisi isolata di broncospasmo aveva portato a ulteriori preoccupazioni e massima attenzione.

Il 3 marzo si erano poi verificati altri due episodi di insufficienza respiratoria grave causati da un accumulo di muco endobronchiale davvero importante. Il 10 marzo poi la migliore notizia che ha portato a sciogliere finalmente la prognosi anche se sottolineando al contempo che era troppo presto per fare delle ipotesi del suo rientro a Santa Marta.

Questa mattina è arrivato l’ultimo bollettino di aggiornamento che ha parlato di una situazione “stazionaria” facendo sapere che il Papa era stato sottoposto a esercizi di fisioterapia e anche spirituali della Curia Romana. Servirà ancora un po’ di tempo, ma pare davvero che il Papa potrà tornare per completare questo Giubileo del 2025.

Come sta Papa Francesco? (ANSA) Notizie.com

Il Pontefice ha ripreso terapie e fisioterapia respiratoria e fisioterapia motoria attiva. Per quanto riguarda l’ossigenazione, prosegue lo schema dei giorni scorsi. Ovvero l’alternanza tra gli alti flussi di giorno, i naselli, e la ventilazione meccanica non invasiva, la maschera naso-bocca, di notte. Il Papa stamani si è collegato con gli Esercizi spirituali della Curia Romana.  Papa Francesco riesce a muoversi e a camminare, spostandosi a volte con più assistenza, altre con meno. Al Gemelli sono piccoli spostamenti che permettono al Pontefice di alternare il letto alla poltrona.

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Matteo Fantozzi