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Economia

Visita fiscale Inps, in queste fasce orarie è possibile uscire in malattia: cosa dice la normativa

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Marco Sparta

Durante un congedo per malattia, può scattare per il lavoratore la visita fiscale dell’Inps: tutto quello che c’è da sapere sul controllo.

Quando un dipendente è in congedo per malattia, il datore di lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato, o direttamente l’Inps può richiedere la visita fiscale, ossia un controllo che viene disposto per accertare la correttezza delle assenze dall’impiego per malattia del soggetto.

Visita Fiscale INPS, in queste fasce orarie è possibile uscire in malattia: cosa dice la normativa (Notizie.com)

In particolare, viene inviato presso il domicilio dell’interessato un medico fiscale che dovrà accertare lo stato di malattia. In molti si chiedono se durante il congedo sia possibile uscire di casa e quali sono le conseguenze quando il medico fiscale non trova il lavoratore all’indirizzo indicato nel certificato medico. Vediamo cosa dice la normativa in merito.

Visita fiscale Inps, cosa c’è da sapere sul controllo per i lavoratori: fasce di reperibilità e sanzioni

La visita fiscale, come abbiamo detto nel precedente paragrafo, rappresenta un controllo per accertare lo stato di malattia di un lavoratore che si assenta dal proprio impiego. A richiederla, sia nel settore pubblico che privato, può essere l’Inps o il datore di lavoro.

Visita fiscale Inps, cosa c’è da sapere sul controllo per i lavoratori: fasce di reperibilità e sanzioni (Notizie.com)

Secondo la normativa, durante il congedo un lavoratore non deve obbligatoriamente rimanere in casa, ma può uscire per svolgere commissioni o attività quotidiane, come fare la spesa. Ma a patto che non venga compromesso il processo di guarigione e rispettando gli orari di reperibilità. Quest’ultimi rappresentano le fasce orarie in cui può essere inviato il medico fiscale presso l’indirizzo indicato nel certificato medico dal lavoratore. In particolare, sia per i dipendenti pubblici che privati, gli orari di reperibilità sono: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, tutti i giorni, inclusi weekend e festivi.

Anche per queste fasce orarie esistono delle eccezioni, ad esempio per delle visite mediche specialistiche. Se il lavoratore deve lasciare il proprio domicilio per giusta causa nelle fasce di reperibilità deve informare il datore di lavoro. E dovrà fornire la documentazione che giustifichi l’assenza.

L’eventualità di sanzioni

Nel caso in cui il medico fiscale non dovesse trovare un lavoratore al domicilio senza una giusta causa possono scattare conseguenze economiche. Tra di esse, la perdita o la riduzione dell’indennità di malattia. Nello specifico, il lavoratore viene invitato, con un avviso, a presentarsi in una precisa data presso gli ambulatori della Struttura territoriale Inps di competenza. All’interessato verrà richiesta una giustificazione valida per l’assenza. In mancanza della giusta causa, scatteranno le sanzioni.

In caso di ripetute assenze ingiustificate alla visita fiscale, secondo quanto stabilito di recente da una sentenza della Corte di Cassazione, un dipendente può essere licenziato per giusta causa.

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