Sono 9 i morti tra i civili nell’ultimo raid di Israele che all’attacco di Gaza ha puntato stavolta a Beit Lahia. Le ultime notizie.
Come riporta la Cnn, l’ufficio stampa di Hamas ha sottolineato che il raid è il più mortale da quando a gennaio era entrato in vigore il cessate il fuoco. Oltre ai 9 decessi si conta un numero indeterminato di feriti di cui alcuni anche gravi. Nelle prossime ore dovrebbero essere resi noti dei numeri più specifici in merito a questo attacco.
Da Israele intanto fanno sapere che avevano preso di mira una “cellula terroristica” che stava utilizzando un drone pronto a compiere degli attacchi nei confronti delle truppe del loro esercito nella Striscia di Gaza.
La situazione rimane dunque molto complicata da gestire con informazioni che arrivano ora dopo ora a segnalare anche che la preoccupazione sale. Intanto si conta che i nove rimasti uccisi erano degli operatori di organizzazioni di beneficienza. A rendere noto il tutto è stato l’ufficio stampa di Hamas. Intanto funzionari palestinesi hanno espresso alcune lamentele a Bbc Arabia, specificando che “i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza sono falliti”. La sensazione è che ci aspettino altri giorni molto complicati.
Attacco israeliano a Beit Lahia
Nonostante gli incontri con mediatori del Qatar e dell’Egitto le divergenze tra Israele e Hamas rimangono importanti. Tanto che di fatto il cessate il fuoco promesso non è stato rispettato. Intanto Israele fa sapere di voler portare avanti i negoziati indiretti con Hamas anche se mantiene la sua posizione senza arretrare nemmeno di un passo.
Il premier Benjamin Netanyahu “ha dato istruzioni al team di negoziatori di prepararsi alla continuazione delle discussioni”. Inoltre avverrà anche una riunione sulla questione degli ostaggi con negoziatori e capi dei servizi di sicurezza per ottenere un miglioramento della situazione.
Da Israele fanno sapere: “Le discussioni avranno luogo sulla base della risposta dei mediatori alla proposta dell’inviato americano Steve Witkoff sulla liberazione immediata di 11 ostaggi vivi e della metà di quelli morti”. Al momento risultano essere 58 gli ostaggi trattenuti sulla Striscia di Gaza e di questi 34 sono stati dichiarati morti dall’esercito israeliano anche se al momento non ce n’è la controprova.
Va inoltre specificato che Israele ha rifiutato la proposta di liberare un ostaggio israelo-americano e di restituire il corpo di altri quattro. Nelle prossime ore arriveranno ulteriori aggiornamenti su una questione che al momento perdura nel suo essere molto delicata e decisamente in bilico.