Arriva un cambio a sorpresa per Zelensky con l’Ucraina che sembra in un momento di confusione, il punto di vista dell’Italia e molto altro.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha deciso di cambiare il capo di stato maggiore delle forze armate ucraine andando ad affidare la carica di maggiore generale. La carica è stata affidata a quello che era il vice e cioè Andriy Gnatov. A riportare questa informazione è Rbc-Ucraina e questo fa capire ancora di più come non ci sia chiarezza in un momento di transizione all’interno di una guerra che non termina e che continua a creare tensione.
Ma qual è il motivo per cui Anatoly Barhylevych, uomo di fiducia del capo di Stato, è stato messo alla porta? Sempre Rbc-Ucraina specifica come l’avvicendamento sia legato alla necessità di andare ad aumentare l’efficienza della gestione verticale delle forze armate anche per quanto riguarda il processo di riorganizzazione della struttura. Una nuova pianificazione strategica che obbliga a dover fare le cose nella maniera corretta e senza più trovarsi di fronte a dubbi e punti interrogativi.
L’Italia, come ribadito più volte da Giorgia Meloni, rimane schierata dalla parte dell’Ucraina e continua a sostenerla in questo difficile percorso. Nonostante questo ieri è stata chiara la Premier, durante la videocall con il premier britannico Keir Starmer, specificando che non saranno inviati dei soldati italiani in eventuali missioni sul fronte.
La Meloni ha specificato nel corso della riunione: “Non è prevista la partecipazione nazionale a un’eventuale forza militare sul terreno”. Nonostante questo però ha confermato l’intenzione di rimanere al fianco dei partner europei e con gli Stati Uniti per arrivare alla pace.
Dopo la telefonata col primo ministro dell’Arabia Saudita, Mohamed bin Salam al Saud, arriva una nota da Palazzo Chigi dove si legge: “Alla luce del positivo esito dei colloqui tenutisi a Gedda a inizio settimana e a seguito della videoconferenza con Starmer, i due leader hanno in particolare discusso delle iniziative in corso e dell’impegno condiviso per una pace giusta e duratura in Ucraina. Il colloquio ha infine permesso di intrattenere uno scambio di vedute sui recenti sviluppi nella regione meridionale”.
Quanto specificato da Starmer è poi l’obiettivo comune che si è posta l’Europa nei confronti di questa guerra e cioè che le armi tacciano in Ucraina e si possa tornare alla pace. Si invoca la possibilità di parlare con Vladimir Putin per chiudere una volta per tutte il conflitto dopo tre anni terribili.