È stata modificata, attraverso una circolare Inps, una particolare normativa per i pensionati che garantirà una nuova indennità.
L’Inps ha pubblicato una circolare sul proprio sito fornendo i chiarimenti in relazione ad un’indennità rivolta ad alcune categorie di pensionati che rispettano specifici requisiti. In particolare, si tratta dell’indennità di malattia per i pensionati che avviano un lavoro dipendente.
Assumendo lo status di pensionati lavoratori con il conseguente obbligo di versare i contributi, questi avranno diritto alla prestazione economica in caso di malattia. Si tratta di una novità, considerando che in precedenza, i ai titolari di trattamento pensionistico non rientrando nel periodo di “protezione” o “copertura assicurativa” non avevano diritto alla prestazione.
Indennità di malattia per i pensionati, cambia la normativa: i chiarimenti dell’Inps
Cambia la normativa riguardante l’indennità di malattia per coloro i quali avviano una nuova attività lavorativa dopo il pensionamento. Secondo le precedenti disposizione, in vigore dal 2006 ad oggi, i pensionati lavoratori non avevano diritto alla prestazione economica poiché non rientravano nel periodo di “protezione” o “copertura assicurativa”.

Da adesso, però, come riporta la circolare numero 57 dello scorso 11 marzo, i titolari di trattamento pensionistico con un nuovo impiego, assumendo lo status di lavoratori e dovendo corrispondere i contributi, potranno richiedere l’indennità quando stanno male e sono impossibilitati a svolgere l’attività lavorativa. Esclusi dalla nuova disposizione i titolari di pensione di inabilità, dato che il trattamento in questione è considerato incompatibile con qualsiasi attività di lavoro, e gli iscritti alla Gestione separata dell’Inps, considerato che non sono tenuti al versamento dei contributi.
I pensionati possono intraprendere una nuova attività lavorativa
Uno dei motivi che ha portato al cambio di orientamento è legato al fatto che per i datori di lavoro non sussiste alcuna deroga al versamento della contribuzione per malattia per i loro dipendenti. Proprio questi contributi sono destinati alla copertura dell’indennità quando il lavoratore si ammala. Inoltre, con le norme vigenti, seppur con specifiche limitazioni, i pensionati possono intraprendere una nuova attività lavorativa che deve avere le dovute coperture. Prima della circolare, difatti, un pensionato lavoratore continuava a percepire l’assegno pensionistico, ma perdeva la fonte di reddito aggiuntiva derivante la nuova attività lavorativa.
L’indennità di malattia, nello specifico, è quella prestazione economica che viene garantita al dipendente quando è costretto ad assentarsi dal lavoro per un evento di malattia che determina l’incapacità di svolgere le proprie mansioni. Stando sempre alla normativa, i primi tre giorni di assenza sono a carico del datore di lavoro, dal quarto in poi subentra l’indennità erogata dall’Inps che, generalmente, ha una durata massima di 180 giorni, ma questa varia in base al settore di lavoro.