La Festa del Papà si festeggia tra due giorni. Negli ultimi anni è triplicato l’uso del congedo per paternità. Ecco cosa è cambiato in questo ruolo nella società.
I dati dimostrano come con il raggiungimento di parità nei diritti tra uomo e donna il ruolo tra mamma e papà sia diventato intercambiabile. Sono sempre di più gli uomini che decidono di rimanere a casa con col figlio mentre la madre lavora. Un cambiamento al passo coi tempi e che rende la società non solo più equa, ma soprattutto maggiormente democratica.
In vista della Festa de Papà, che si celebra il 19 marzo di ogni anno, INPS e Save the Children hanno pubblicato il ritratto del padre che usufruisce del congedo di paternità in Italia. Vive al Nord e ha un contratto di lavoro stabile con un reddito tra i 28mila e i 50mila euro. Per tale studio l’Istituto Nazionale della Prevenzione Sociale ha preso i dati direttamente dai suoi archivi.
Prima di andare avanti nell’analisi vogliamo però spiegarvi meglio sul Congedo Parentale e come funziona. Si tratta di un periodo di astensione dal lavoro che può essere richiesti dai due mesi precedenti alla data del parto, fino a cinque mesi successivi alla nascita. Di fatto dunque diventa un aiuto per poter assistere il partner nell’ultimo periodo di gravidanza e per poi occuparsi del bimbo anche lasciando del tempo libero alla mamma.
Festa del Papà e uso del congedo
L’uso del congedo paternità è triplicato in Italia nell’ultimo periodo, un numero che analizziamo a poche ore dalla Festa del Papà. Gabriele Fava, presidente INPS, ha specificato: “Sul congedo registriamo un trend positivo che evidenzia un cambiamento culturale in atto. Circa il 35% dei padri avanti diritto ancora non ne usufruisce, è una misura su cui faremo ulteriori iniziative di sensibilizzazione. Promuovere il congedo di partenità produce degli effetti concreti perché favorisce un legame precoce tra padre e figlio, con benefici duraturi sulla relazione”.
Di fatto il congedo contribuisce a una distribuzione più equilibrata delle responsabilità familiari e della conciliazione vita-lavoro delle donne. “Si tratta di un passo essenziale verso una reale parità di genere nelle famiglie italiane“. Un ruolo che spesso ha portato anche a marce e manifestazioni.
E non ci si ferma qui, come spiega la direttrice generale di Save the Children, Daniela Fatarella, che specifica: “Nonostante i segnali positivi che i dati sulla fruizione del congedo di paternità ci mostrano, c’è ancora molto da fare per favorire un’equa condivisione della cura tra le madri e i padri. Eppure, la genitorialità condivisa migliora il benessere dei bimbi e tutela il loro diritto fondamentale a una crescita serena in un contesto affettivo ed educativo protetto“.
Specifica dunque che diventa importante investire su questa misura per poterla allargare a tutti e non solo ai lavoratori dipendenti. Questo potrebbe davvero contribuire al bilanciamento dei doveri familiari e favorirebbe il rafforzamento del rapporto tra i papà e i bambini. Sperando che questa festa non sia più un dramma per nessun papà.