Sangiuliano, c’è Neapolis 2500 dopo il Ministero della Cultura: perché l’Antitrust ha dato via libera

L’ex Ministro della Cultura Gennaro Sanguliano potrà far parte del Comitato per le celebrazioni dei 2500 anni della città di Napoli, ovvero Neapolis 2500. Non c’è nessun conflitto d’interesse.

A decretarlo è stato in queste ore Guido Stazi, segretario generale dell’Antitrust, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Il parere è stato chiesto dallo stesso Sangiuliano con una lettera il 20 gennaio scorso.

Gennaro Sangiuliano
Sangiuliano, c’è Neapolis 2500 dopo il Ministero della Cultura: perché l’Antitrust ha dato via libera (ANSA FOTO) -Notizie.com

Secondo la legge 215 del 2004, infatti, per dodici mesi dal termine di una carica di governo non è possibile assumere incarichi in “enti di diritto pubblico, anche economici”. Nonché in “società aventi fini di lucro che operino prevalentemente in settori connessi con la carica ricoperta”. Il nome di Sangiuliano, nello specifico, sarebbe stato sponsorizzato dall’attuale Ministro Alessandro Giuli, suo successore al Dicastero a seguito delle dimissioni sopraggiunte dopo l’esplosione del cosiddetto Boccia – gate.

L’Antitrust ha comunque rilevato che il caso di Sangiuliano “appare rientrare tra le esclusioni di incompatibilità”. Ciò in quanto “sulla base delle informazioni allo stato disponibili, il Comitato in questione appare presentare le caratteristiche di un ente pubblico di natura culturale”. Inoltre “per la carica in esame non è prevista alcuna remunerazione”. La carica dell’ex Ministro in Neapolis 2500 è quindi stata equiparata dall’Autorità a quelle di “enti culturali assistenziali, di culto e enti-fiera. Nonché quelle conferite nelle Università degli studi o negli Istituti di istruzione superiore”.

Istituito dal Consiglio dei Ministri il 7 agosto 2024

Sangiuliano potrà quindi far parte del Comitato presieduto dal prefetto di Napoli Michele di Bari che si è riunito per la prima volta all’inizio di febbraio. Con Sangiuliano ci sono anche il regista Pupi Avati, l’imprenditrice Marilù Faraone Mennella, l’ambasciatore Pasquale Ferrara, il rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro e il medico Salvatore Longobardi. Alla conferenza stampa di presentazione del Comitato era assente il solo Gennaro Sangiuliano.

Il Comitato è stato istituito dal Consiglio dei Ministri il 7 agosto scorso. Ovvero, quando Sangiuliano era ancora in carica. L’obiettivo di Neapolis 2500 è “celebrare la storia, la cultura e l’arte della città di Napoli. – si legge sul sito della Commissione nazionale italiana per l’Unesco – E il suo contributo allo sviluppo del patrimonio storico e artistico della Nazione. Nonché alla formazione dell’identità italiana, nel venticinquesimo centenario della fondazione dell’antica Neapolis da parte dei Cumani. Fondazione avvenuta, secondo la tradizione, il 21 dicembre dell’anno 475 a.C.”.

Le dichiarazioni dell’allora Ministro

La nascita del Comitato nazionale Neapolis 2500 è un’iniziativa che ho fortemente voluto, caldeggiata anche dal mondo delle imprese, delle associazioni, della cultura e delle professioni. – dichiarò allora Sangiuliano – Si tratta di un doveroso riconoscimento alla storia di Napoli. Una città che è una delle grandi capitali culturali del mondo. E che ha dato un contributo importante a tutta l’umanità. La sua grande tradizione merita di essere riconosciuta mettendo insieme manifestazioni e appuntamenti che sottolineino il valore di questa città”.

Sangiuliano Neapolis 2500
Le dichiarazioni dell’allora Ministro (UNESCO FOTO) -Notizie.com

In quell’occasione l’allora Ministro si rese protagonista di una gaffe social. Nella grafica che annunciava il varo del Comitato erano citati i “2 secoli e mezzo” di Napoli, invece che i 2500 anni. Gaffe poi prontamente corretta. Di lì a poco, però, i post social, stavolta dell’imprenditrice di Pompei Maria Rosaria Boccia, avrebbero scatenato la bufera che ha costretto Sangiuliano alle dimissioni.

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