Hanno dialogato per circa tre ore, probabilmente in videoconferenza, sulla linea rossa, la hotline d’emergenza attiva tra la Casa Bianca ed il Cremlino, realizzata nel 1963 dopo la crisi dei missili a Cuba.
Al centro della comunicazione, stavolta però, la guerra in Ucraina. Ai due capi della linea rossa il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed il suo omologo russo Vladimir Putin.
Il tycoon ha poi confermato di avere concordato un cessate il fuoco su energia e infrastrutture in Ucraina. In un messaggio pubblicato sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha scritto che “lavoreremo velocemente per ottenere un cessate il fuoco completo e alla fine concludere questa orribile guerra, che non sarebbe mai iniziata con me alla presidenza”. Una conversazione “molto buona e produttiva”.
Dopo la telefonata tra Putin e Trump, si sono udite esplosioni a Kiev. È stato dichiarato lo stato di allerta aerea nella capitale e in diverse regioni. Sono in funzione le forze di difesa aerea contro obiettivi nemici. Il capo dell’amministrazione militare della città di Kiev, Timur Tkachenko, ha detto: “Le forze di difesa aerea stanno lavorando per eliminare la minaccia nei cieli di Kiev. Restate nei rifugi fino al segnale ufficiale di fine allarme”.
Tornando ai negoziati avviato allo scopo di concludere la guerra di aggressione russa in Ucraina, si sarebbe parlato di uno stop per trenta giorni agli attacchi alle centrali elettriche e alle infrastrutture civili ucraine. In seguito si potrà arrivare un cessate il fuoco allargato per arrivare a una pace permanente. Quest’ultima dovrà però avere come condizione chiave l’interruzione di tutti gli aiuti militari a Kiev. La telefonata ha prodotto una svolta nel conflitto, di cui si capirà però la portata dopo la reazione ucraina.
“I leader – ha spiegato la Casa Bianca in un resoconto della telefonata – hanno concordato che il cammino verso la pace comincerà con un cessate il fuoco energetico e infrastrutturale. Nonché con negoziati tecnici sull’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel mar Nero, un cessate il fuoco completo e una pace permanente“. Durante il colloquio Trump e Putin hanno concordato che un “rapporto bilaterale” migliore tra Usa e Russia aiuterà la crescita globale economica e la stabilità geopolitica. Con “enormi accordi economici” all’orizzonte.
I negoziati in Arabia Saudita andranno avanti
I negoziati in Arabia Saudita andranno avanti e dovranno dare altre risposte in tempi brevi. Putin, a confermare il valore della telefonata, ha ordinato all’esercito di sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine. Il presidente russo ha inoltre informato Trump di uno scambio di 175 prigionieri per parte con l’Ucraina. Dovrebbe essere portato a termine domani. Al momento non è chiaro se l’Ucraina risponderà alle dichiarazioni di Casa Bianca e Cremlino.
Intanto, da Berlino, il cancelliere tedesco uscente, Olaf Scholz, e il presidente francese, Emmanuel Macron, hanno promesso che proseguiranno con il sostegno militare a Kiev. La volontà di Washington e Mosca di lasciare l’Europa lontana dal tavolo è però esplicita. In un passaggio del resoconto del Cremlino si legge che i due Paesi concordano sulla necessità di portare avanti il negoziato in modo “bilaterale”. Con la nomina di gruppi di esperti di entrambe le nazioni.