È stata avviata dall’Inps una nuova fase di controlli che riguarda alcuni pensionati: la procedura da seguire per evitare la sospensione della prestazione.
Sono scattati i nuovi controlli dell’Inps che riguardano migliaia di pensionati e gli assegni da loro percepiti. A renderlo noto è stato lo stesso Istituto di previdenza sociale, attraverso una circolare pubblicata sul proprio sito nei giorni scorsi.
Le verifiche puntano ad accertare eventuali anomalie nell’erogazione. I pensionati interessati, secondo quanto illustrato dalla circolare, dovranno seguire una specifica procedura, entro le date indicate, per evitare la sospensione temporanea dell’assegno, stop dei pagamenti che potrebbe diventare definitivo non rispettando l’obbligo. Vediamo nel prossimo paragrafo quali sono i pensionati coinvolti e la procedura da rispettare.
Pensionati all’estero, avviata la prima fase dell’accertamento di esistenza in vita
L’Inps, attraverso la circolare numero 890 del 13 marzo scorso, ha reso noto l’avvio dei nuovi controlli per i pensionati all’estero. Nel dettaglio, l’Istituto di previdenza sociale ha avviato la prima fase di verifica dell’esistenza in vita, che durerà da marzo a luglio del 2025, dei titolari di trattamenti pensionistici residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi.

A partire da oggi, giovedì 20 marzo, agli interessati verrà inviata una certificazione che dovrà essere compilata e inoltrata nuovamente entro il 15 luglio dell’anno in corso allegando una copia del documento di identità in corso di validità. La spedizione sarà gestita da Citibank N.A. In caso di mancato adempimento, il pagamento della pensione di agosto verrà erogato in contanti, laddove possibile, presso gli sportelli delle Agenzie Western Union del Paese di residenza del titolare. Non inviando la certificazione e non riscuotendo l’assegno entro il 19 agosto, la prestazione verrà sospesa già a partire dalla rata successiva (settembre 2025).
Dalla fase di verifica sono esclusi i pensionati che hanno riscosso almeno una mensilità in contanti presso gli sportelli Western Union, nelle date in prossimità all’inizio della verifica. Il ritiro costituisce prova dell’accertamento in vita. Esclusi anche i titolari delle pensioni che sono state già sospese per mancata attestazione in una precedente fase delle verifiche.
L’Inps ha anche comunicato le date della seconda parte delle verifiche che scatterà dal 17 settembre 2025 e riguarderà i pensionati in Europa, Africa e Oceania. In questo caso le attestazioni dovranno essere inviate entro il 15 gennaio del prossimo anno. Non rispettando la procedura, sarà necessario ritirare in contanti la mensilità di febbraio 2026 per non rischiare la sospensione da marzo 2026.
L’Inps ricorda che l’attestazione deve essere restituita a Citibank e controfirmata da un testimone accettabile, come un rappresentante consolare o un’autorità locale abilitata. Per casi particolari, come pensionati impossibilitati a spostarsi o che risiedono in istituti di cura, o reclusi in istituti di detenzione, la certificazione può essere firmata da un rappresentate legale o della struttura stessa.