Ormai da qualche anno diversi professionisti sono obbligati a utilizzare la fatturazione elettronica, presto cambierà tutto nel sistema. Ecco per chi e cosa deve fare.
Le fatture elettroniche sono diventate obbligatorie per qualsiasi professionista dal 1 gennaio 2019. Se per alcuni è stato un cambiamento drastico e difficile da gestire, altri hanno subito intuito il risparmio di tempo e la possibilità di fare tutto in pochi passaggi. Precedentemente dovevamo stampare la fattura, compilarla a mano, andare ad acquistare la marca da bollo da apporre e poi inviare tutto tramite fax o via mail. Oggi non è più così, con due semplici click attraverso il nostro cloud possiamo ottenere tutto rapidamente.
Dal 1 gennaio del prossimo anno andrà a regime il nuovo sistema di fatturazione elettronica per i professionisti sanitari, ma è già oggi in linea attraverso la normativa in materia di protezione dei dati personali. Grazie a questa novità si vorrà garantire non solo l’equità di trattamento dei professionisti sanitari, ma anche permettere di gestire il tutto in maniera più facile possibile. Particolari che però devono essere analizzati molto da vicino per essere compresi a fondo, perché sono diverse le sfaccettature che possono scendere in campo e che non vanno sottovalutate.
Fatturazione elettronica per gli operatori sanitari, cambia tutto
Ma cosa cambia nel sistema di fatturazione elettronica per gli operatori sanitari? Il chiarimento in merito arriva direttamente dal Garante privacy che risponde a diversi quesiti importanti rivolti direttamente dagli operatori che effettuano prestazioni sanitarie.
Questi ha ritenuto che il decreto del ministero dell’Economia e della Finanza sulle modalità di uso dell’Agenzia delle entrate dei dati fiscali delle fatture e dei corrispettivi trasmessi al Sistema tessera sanitaria andasse a individuare delle misure appropriate tra la tutela dei dati sanitari di ogni assistito.
Con questa modifica però l’Agenzia delle Entrate potrà acquisire i soli dati indispensabili ai fini fiscali, saranno invece esclusi dati relativi alla salute degli interessati come invece prima non era. Un cambiamento dunque che è indirizzato proprio alla privacy del singolo paziente come richiesto dai sanitari stessi.
Una necessità che va a tutelare l’identità del malato che potrà dunque conservare la privacy della sua esigenza medica che rimarrà un rapporto esclusivo tra lui e il professionista. Il medico non sarà così più obbligato a prendere delle decisioni atte a dare una giustificazione alla stessa Agenzia delle Entrate. Chissà che la questione possa rapidamente evolversi e andare a toccare anche altri settori oltre quello medico.
