Esistono delle somme aggiuntive che fanno salire l’importo mensile delle pensioni: a quanto ammontano, come richiederle e chi ne ha diritto.
Nel nostro Paese sono numerosi i pensionati che percepiscono assegni mensili con importi particolarmente bassi, anche inferiori all’Assegno Sociale. Quest’ultimo rappresenta una prestazione erogata a favore dei cittadini con redditi inferiori alle soglie stabilite per legge e aggiornate annualmente. Anche lo stesso importo viene adeguato ogni anno e per il 2025 è stato fissato a 538,69 euro mensili.
Esistono, però, delle modalità per poter incrementare il trattamento pensionistico, stiamo parlando delle cosiddette “maggiorazioni sociali” che, per chi rispetta i requisiti previsti della normativa, consentono di ricevere un assegno più consistente. Capiamo a quanto ammontano queste maggiorazioni, a chi sono rivolte e come richiederle.
Alcuni pensionati che percepiscono prestazioni economiche particolarmente basse possono richiedere le maggiorazioni sociali. Si tratta di importi che si aggiungono alla pensione spettante facendo crescere gli importi complessivi riconosciuti al mese.
Le maggiorazioni sono riconosciute ai pensionati che hanno compiuto 60 anni e rientrano in determinati limiti reddituali. In particolare, queste somme vengono erogate ai titolari di prestazioni economiche derivanti dall’Ago (Assicurazione Generale Obbligatoria), dalle forme esclusive e sostitutive dell’Ago, dalle gestioni speciali per lavoratori autonomi e ai percettori dell’Assegno Sociale e delle prestazioni legate alle invalidità civili. Non esistono, invece, limitazioni sulle tipologie di pensioni ammesse alle maggiorazioni (vecchiaia, pensione anticipata, assegno ordinario di invalidità o pensione di inabilità).
Per quanto riguarda l’importo, varia in base all’età del beneficiario e, nel dettaglio, è pari a: 25,83 euro mensili per chi non ha compiuto 65 anni; 82,64 euro al mese per chi ha un’età compresa tra 65 e 70 anni; 124,44 euro mensili per chi ha compiuto almeno 70 anni; 136,44 euro al mese per gli over 70 che non percepiscono la quattordicesima mensilità. In presenza di contribuzione, il requisito anagrafico di 70 anni si abbassa di un anno per ogni 5 di contributi versati sino ad un massimo di 5 anni in meno. È necessario sapere che queste somme, contrariamente alle pensioni o alle altre prestazioni assistenziali, non vengono adeguate all’inflazione e sono esenti da Irpef.
Per ottenere le maggiorazioni sociali, nel caso in cui non vengano già riconosciute, bisogna presentare richiesta all’Inps rivolgendosi anche ad un intermediario abilitato come Caf o patronati. È possibile, attraverso la richiesta, ottenere anche sino a 5 anni di arretrati se in possesso dei requisiti.