La Consulta annulla il divieto per i single di adottare bambini all’estero: cosa cambia adesso?

La Corte Costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittima la legge che esclude i single tra coloro che possono adottare. Anche chi non è accompagnato può diventare genitore di minori stranieri in situazioni di abbandono. 

Una mamma adottiva e un bambino straniero sorridono mentre fanno i compiti di scuola
La Consulta annulla il divieto per i single di adottare all’estero: cosa cambia adesso? – notizie.com

La sentenza 33 della Consulta entrerà nella storia perché rappresenta una grande novità per chi ha visto per anni negato il diritto di diventare genitori anche senza avere un compagno o una compagna. E perché potrebbe aprire le porte all’eventualità di adottare anche i bambini italiani, ricorrendo sempre meno alla maternità surrogata, che in Italia è considerata reato universale.

Finisce con un lieto fine la storia di una donna di Firenze, Raffaella Brogi, professione magistrata, che da anni si batte per adottare un bambino straniero. Non si è fermata neppure al primo no della Corte costituzionale, dinanzi alla quale a luglio, il Tribunale per i minorenni di Firenze ha sollevato nuovamente il caso.

Così oggi, venerdì 21 marzo, i giudici hanno dichiarato illegittimo l’articolo 29 bis comma 1 della legge 184 del 1983, nella parte che non include i single tra chi può adottare un minorenne residente all’estero. Esso è in contrasto con gli articoli 2 e 117 della Costituzione e anche con l’articolo 8 della Convenzione europea per i diritti dell’uomo. Secondo la Consulta, diventare genitori fa parte della libertà di autodeterminazione dell’individuo e va presa in considerazione insieme con gli interessi del minore.

La donna si era rivolta la prima volta al Tribunale dei minori di Firenze nel 2019, ma la Consulta aveva dichiarato inammissibile la sua richiesta per due anni. In questi anni, Raffaella Brogi si è rivolta a un nuovo avvocato per un altro ricorso.

Raffaella Brogi, la donna che ha vinto la sua battaglia: “C’è un bambino che mi sta aspettando”

Così, per la seconda volta il caso è arrivato al Tribunale di Firenze e alla Corte Costituzionale. E oggi è arrivata la pronuncia. I giudici hanno stabilito che in generale i single possono adottare bambini stranieri abbandonati, ma spetterà sempre al giudice incaricato accertare caso per caso se siano anche idonei ad educare, istruire e mantenere il bambino. E questo accertamento può tenere in considerazione anche la famiglia del single. 

La Consulta ha anche osservato che nell’attuale contesto giuridico-sociale, si assiste a una riduzione delle domande di adozione. E vietare ai single di adottare può ricadere sul “diritto del minore a essere accolto in un ambiente familiare stabile e armonioso”. 

Raffaella Brogi, la magistrata aspirante mamma single che ha vinto la sua battaglia per adottare un bambino all'estero
Raffaella Brogi, la donna che ha vinto la sua battaglia: “C’è un bambino che mi sta aspettando” (Foto di OCI) – notizie.com

Raffaella Brogi non ha precedenti penali ed ha eseguito tutti gli esami medici richiesti dal Tribunale. Ha intrapreso anche un percorso psico-socio-familiare a seguito del quale è risultata idonea ad adottare.

La questione non è chiusa qui”, ha commentato l’avvocato Romano Vaccarella che assiste la donna. “Qualche passo in avanti spero si possa fare per quanto concerne l’adozione dei single”.

Io sono contentissima. Ma il mio primo pensiero va a chi sta aspettando un genitore che gli voglia bene”, ha raccontato la magistrata in un’intervista a Corriere.it. “L’adozione è la mia scelta. Ho preso in considerazione la fecondazione assistita, ma sento che c’è un bambino o una bambina che mi sta aspettando. E che se avessi scelto un altro percorso avrei abbandonato due volte mio figlio e mia figlia”.

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