Nelle scorse settimane, una regione italiana ha presentato un bonus destinato alle famiglie per coprire specifiche spese: come ottenerlo.
Una regione italiana ha deciso di introdurre un nuovo contributo economico per le famiglie per aiutarle a sostenere determinate spese. Il contributo in questione, finanziato con un fondo da 34 milioni di euro per il triennio dal 2025 al 2027, verrà erogato sotto forma di voucher fino ad un massimo di 1.000 euro.
Per ottenerlo sarà necessario rispettare determinati requisiti e fare richiesta attraverso una specifica piattaforma online che sarà resa disponibile nei prossimi mesi quando la misura sarà ufficialmente operativa. Analizziamo, nello specifico, chi potrà ricevere il bonus, quali spese coprirà e come richiederlo.
Bonus Vesta, la misura introdotta per aiutare le famiglie con figli sino a 6 anni: come funziona
A dicembre la Regione Piemonte ha ufficialmente presentato il cosiddetto bonus Vesta, un contributo economico sino a 1.000 euro all’anno creato dall’Assessorato regionale alle Famiglie e destinato ai nuclei familiari con figli di età sino a 6 anni. Il bonus è erogato sotto forma di voucher per aiutare i nuclei familiari a sostenere le spese quotidiane che affrontano per i figli.

La misura introdotta è stata finanziata con un fondo complessivo di 34 milioni di euro, provenienti dal Fondo Sociale Europeo, cifra che verrà suddivisa per il biennio dal 2025 al 2027 garantendo circa 10mila voucher all’anno dal valore da 1.000 euro ciascuno. Il contributo servirà per coprire le spese effettuate per servizi per l’infanzia come: frequentazioni di asili nido, spazi giochi, centri bambini e famiglie, scuole per l’infanzia, centri estivi, ma anche baby-sitting, attività sportive, servizi di supporto per i minori con disabilità e percorsi di avvicinamento per l’apprendimento di lingua straniera o fattorie didattiche.
Verrà stabilito una sorta di click day
La piattaforma online Vesta per richiedere il bonus, il cui nome deriva dalla dea romana protettrice della famiglia, sarà disponibile dal mese di giugno. Ovvero, quando verrà stabilito una sorta di click day dando priorità alle famiglie che presenteranno le istanze per prime. Sulla piattaforma dovranno essere caricate le copie delle fatture che dimostrino i pagamenti per i servizi agevolabili. I richiedenti dovranno anche caricare l’Isee aggiornato al 2025. Come si evince, dunque, le famiglie dovranno conservare le fatture delle spese che dovranno essere effettuate con metodi tracciabili.
In caso di esito positivo, i beneficiari otterranno il rimborso direttamente sul conto corrente indicato in sede di domanda. I voucher possono essere richiesti per ognuno dei figli a carico nella fascia d’età da 0 a 6 anni.