L’introduzione dei nuovi sistemi di monitoraggio tutor 3.0 in autostrada preoccupano gli automobilisti: cosa possono rilevare e sanzionare.
Partiamo col dire che il tutor 3.0 non controlla esclusivamente l’eccesso di velocità . Il sistema è infatti in grado di catturare e analizzare anche altre infrazioni spesso commesse dagli automobilisti durante la circolazione in autostrada. Tale sistema avanzato di monitoraggio del traffico e della circolazione, progettato principalmente per migliorare la sicurezza stradale sulle autostrade italiane, è un’evoluzione del precedente tutor e differisce in vari aspetti fondamentali dall’autovelox.
Il vecchio autovelox misura infatti la velocità di un veicolo in un punto specifico, rilevando l’eccesso di velocità in un preciso frangente (la cosiddetta velocità istantanea), e può essere installato in modo permanente o utilizzato in modalità mobile dalla stradale. Il tutor 3.0 calcola invece la velocità media di una vettura su un tratto autostradale compreso tra due punti di rilevamento. Inoltre, sfrutta telecamere ad alta definizione, radar e algoritmi di intelligenza artificiale per monitorare altre possibili infrazioni.
Di base, i sistemi tutor sono composti da un portale di ingresso e un varco di uscita. Il portale d’ingresso, che va opportunamente presegnalato agli automobilisti, è monitorato con telecamere, radar, laser e server. E lo stesso vale per il varco di uscita e i possibili punti intermedi di cattura. Analizzando un tratto esteso di percorso, il dispositivo può inquadrare e riconoscere i sorpassi non sicuri, identificare quei veicoli che procedono contromano e isolare altre infrazioni come l’occupazione impropria delle corsie. Può anche essere usato per il monitoraggio del peso dei mezzi pesanti, verificando quindi il rispetto dei limiti di massa consentiti.
Utilizzando telecamere ad alta definizione, radar e AI, il tutor 3.0 è uno strumento preciso e perfettamente in grado di rilevare diversi tipo di comportamenti pericolosi o inopportuni durante la percorrenza autostradale. Sa anche rilevare l’indebito sfruttamento delle corsie di emergenza e la percorrenza sulla corsia centrale quando quella a destra è del tutto libera. Cattura l’andamento a zig zag e si accorge se un veicolo sta occupando due corsie a cavallo della mezzeria.
Rivela inoltre tutti gli altri cambi di corsia irregolari, la circolazione contromano e le anomalie nei tempi di guida e di riposo dei conducenti di mezzi pesanti o comunque dotati di cronotachigrafo. Ovvero quei camion e bus con strumento di registrazione del tempo di guida, dei periodi di lavoro e delle pause. In pratica, il sistema, già operativo su varie tratte autostradali, può davvero scandagliare a fondo le abitudini di guida degli italiani.
E riguardo all’uso del telefono alla guida? Il tutor 3.0 può anche rilevare se un automobilista sta guidando con il telefono in una mano? La risposta è no. Il sistema non è progettato per rilevare l’uso del telefono durante la guida. Per ora si concentra su altre infrazioni che mettono in pericolo la sicurezza in strada, con particolare focus sul superamento dei limiti di velocità .