Come e perché Rfi starebbe ostacolando i treni francesi: il caso di Sncf Voyages Italia o Svi

Sncf Voyages Italia srl (Svi) è la filiale italiana della società francese Sncf Voyages Développement sas. Quest’ultima, è una holding controllata al 100% da Sncf Voyageurs sa.

Treni Sncf
Come e perché Rfi starebbe ostacolando i treni francesi: il caso di Sncf Voyages Italia o Svi (SNCF FOTO) – Notizie.com

Le aziende sono attive nel trasporto ferroviario passeggeri. Attualmente, Svi, che ha un fatturato annuo di 9,5 milioni di euro, opera come impresa ferroviaria sulla rotta Milano – Torino – Parigi.

Quasi due anni fa, la francese Svi ha chiesto a Rfi (Rete ferroviaria italiana spa) l’assegnazione di una adeguata capacità sulla rete dell’Alta velocità. Sostanzialmente, Svi vuole entrare nel mercato del trasporto passeggeri in Italia. Può farlo, in quanto il settore è stato liberalizzato, ma ha bisogno di un accordo con chi gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale. Rfi, appunto. L’accordo, però, è stato tutt’altro che ultimato.

I francesi hanno denunciato un “comportamento ostruzionistico”

I francesi hanno denunciato un “comportamento ostruzionistico” ed hanno fatto partire le denunce. Che sono andate avanti. Al lavoro, con tanto di inchieste aperte, ci sono l’Antitrust (ovvero, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato) e la guardia di finanza. La prima ha già aperto un’istruttoria, la seconda ha effettuato ispezioni presso le sedi di Rfi e di altri attori coinvolti. Rfi, infatti, è controllata interamente da Ferrovie dello Stato italiane (Fsi), holding il cui capitale sociale è interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Fsi controlla, oltre che Rfi, anche Trenitalia spa, la principale impresa ferroviaria operante in Italia. Le fiamme gialle hanno svolto accertamenti ispettivi presso le sedi di tutte le società appena citate, nonché presso l’azienda Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori spa. Tutte sono ritenute in possesso di elementi utili all’istruttoria. L’Antitrust, nello specifico, sta ipotizzando un presunto abuso di posizione dominante.

Viaggiatrice Sncf
I francesi hanno denunciato un “comportamento ostruzionistico” (SNCF FOTO) – Notizie.com

Secondo l’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli, “risulterebbe rallentato, e in alcuni casi ostacolato, l’accesso all’infrastruttura ferroviaria nazionale e, di conseguenza, l’ingresso nel mercato del trasporto passeggeri Alta velocità da parte del nuovo operatore entrante Sncf Voyages Italia”. Facciamo ancora un passo avanti. Svi intenderebbe avviare, a partire dal 2026, il proprio servizio in Italia con 13 corse giornaliere di andata e ritorno.

In particolare, i francesi sarebbero pronti ad attivare 4 corse tra Torino e Venezia e 9 tra Torino e Napoli. Un servizio, almeno a sentire la società, di alta qualità e a prezzi molto competitivi. Svi ha fatto sapere che per operare in Italia è intenzionata ad effettuare un investimento i circa 2 miliardi di euro. La società francese acquisterà utilizzerà 15 Tgv-M, treni di ultimissima generazione capaci di trasportare molti più passeggeri rispetto ai convogli attualmente utilizzati da Trenitalia e da Ntv, ovvero i Frecciarossa e gli Italo, rispettivamente.

Rfi avrebbe indebitamente ritardato l’accordo

I treni, inoltre, avrebbero migliori performance anche a livello ambientale grazie non solo ai materiali riciclabili con cui sono realizzati i Tgv-M, ma anche ai minori consumi ed emissioni di Co2 dovuti alla particolare aerodinamica e ai nuovi motori. Il 28 luglio 2023 ha formalmente richiesto a Rfi la stipula di un accordo quadro della durata di 15 anni. Stando agli atti di avvio dell’istruttoria, Rfi “avrebbe indebitamente ritardato tale processo”.

Sarebbe stato utilizzato “come pretesto la pendenza dei procedimenti condotti dall’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) nei suoi confronti”. Comunque sia, l’azienda italiana avrebbe poi formulato la propria proposta di accordo, insostenibile per l’ingresso di Svi nel mercato dell’Alta velocità. Pur ritenendo l’accordo quadro insoddisfacente ed inadeguato a realizzare il proprio piano commerciale, il 26 aprile 2024 i francesi lo hanno sottoscritto, salvo poi, a settembre, presentare una richiesta di integrazione.

Stazi e Rustichelli: “Rfi avrebbe posto in essere una strategia abusiva”

Il 14 febbraio Rfi ha presentato la propria proposta definitiva, ritenuta, ancora una volta, inadeguata ed insufficiente in termini sia di tracce richieste sia di orari poco appetibili dal punto di vista commerciale. “Nel complesso Rfi – hanno scritto gli estensori dell’avvio dell’istruttoria Guido Stazi, segretario generale dell’Antitrust, e Rustichelli – impresa monopolista nella gestione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale (…) avrebbe posto in essere una strategia abusiva, volta a ostacolare l’accesso di un nuovo operatore a tale infrastruttura”. Il termine di chiusura dell’istruttoria è fissato al 31 luglio 2026.

Sncf
Stazi e Rustichelli: “Rfi avrebbe posto in essere una strategia abusiva” (SNCF FOTO) – Notizie.com

Accogliamo con favore l’attenzione dell’Antitrust nei confronti del settore ferroviario e l’apertura di una istruttoria sull’operato di Rfi. – ha commentato il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso – La concorrenza tra imprese è un bene da tutelare, perché in un mercato realmente regolato e trasparente porta benefici concreti ai consumatori e contribuisce ad elevare il livello complessivo dei servizi“.

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