Sono in totale tre, al momento, gli indagati per la morte di Simonetta. Kalfus di 62 anni, deceduta dopo un intervento di liposuzione in una struttura di Roma.
I carabinieri della compagnia di Anzio, che indagano sulla vicenda dopo la denuncia presentata dalla figlia della donna, hanno acquisito la cartella clinica e tutta la documentazione sanitaria relativa alla donna.
La Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla vicenda. Nel mirino dei pm la posizione di tre sanitari. Si tratta del medico che ha operato la donna nello studio in zona Tuscolana, di un anestesista e del medico dell’ospedale di Pomezia dove la 62enne si era recata prima di andare al nosocomio Grassi di Ostia, dove poi è morta il 18 marzo scorso. In particolare, il chirurgo che ha effettuato la liposuzione sarebbe stato già condannato un anno fa per lesioni in seguito a un intervento di lifting al seno.
Gli investigatori stanno vagliando la documentazione
La 62enne, pensionata, era in coma vegetativo a seguito dell’intervento estetico dal 14 marzo. Dopo essersi recata prima all’ospedale di Pomezia le sue condizioni hanno continuato a peggiorare fino al ricovero al Grassi. Gli investigatori stanno inoltre vagliando la documentazione relativa allo studio in zona Tuscolana dov’è stata eseguita la liposuzione per stabilire se fosse tutto a norma. Simonetta, dopo l’operazione di chirurgia estetica, avrebbe iniziato ad accusare dolori e poi febbre.
Si attendono ora gli esiti dell’autopsia effettuata nei giorni scorsi che stabilirà con esattezza le cause del decesso. Al momento si ipotizzerebbe una infezione diffusa. A quanto ricostruito finora, dopo l’operazione di chirurgia estetica effettuata lo scorso 6 marzo Simonetta ha iniziato ad accusare i primi dolori. Inizialmente avrebbe pensato al normale decorso post operatorio, però con il passare dei giorni la situazione peggiorava e così ha deciso di recarsi all’ospedale di Pomezia.
Il cuore di Simonetta si è fermato martedì scorso
Qui sarebbe stata dimessa con una terapia ma le sue condizioni non miglioravano, anzi. La donna si sentiva sempre peggio e il 14 marzo è stata ricoverata al Grassi di Ostia. Il cuore di Simonetta si è fermato martedì scorso dopo quattro giorni in coma vegetativo presumibilmente per complicazioni legate all’operazione di chirurgia estetica. La famiglia vuole giustizia mentre sui social gli amici, increduli, postano foto e lasciano messaggi di cordoglio.
“La tua scomparsa mi addolora – ha scritto un’amica – la tua bambina amata è distrutta dal dolore, dalle forza. Eri una donna splendida“. “Sono senza parole”, ha affermato un altro amico pubblicando uno scatto in cui Simonetta è sorridente al mare. In tanti la descrivono come “una persona speciale, straordinaria, sempre col sorriso“. “Quante risate ci siamo fatti. – si legge in un post – Ti porto nel cuore“. E l’episodio avviene solo pochi mesi dopo la morte di Margaret Spada, la 22enne di Lentini, in provincia di Siracusa, arrivata nella capitale a novembre per sottoporsi a un intervento di rinoplastica in un ambulatorio privato che aveva scelto dopo aver visto dei video sui social. La ragazza morì in ospedale dopo alcuni giorni di agonia.