Chi è il premio Oscar Hamdan Ballal, regista picchiato e arrestato in Cisgiordania: “Sto morendo”

Hamdan Ballal, uno dei registi palestinesi del film documentario vincitore dell’Oscar No other land, è stato picchiato ed arrestato da coloni israeliani in Cisgiordania.

Hamdan Ballal
Chi è il premio Oscar Hamdan Ballal, regista picchiato e arrestato in Cisgiordania: “Sto morendo” (FACEBOOK FOTO) – Notizie.com

A rendere noto il tremendo episodio alcuni colleghi e altri testimoni dell’accaduto, tra cui diversi attivisti. Basel Adra, un altro regista, ha raccontato che i coloni hanno attaccato ripetutamente il villaggio di Ballal, Susiya, da quando è tornato dagli Oscar.

Il regista è stato arrestato insieme ad altri due palestinesi. Sarebbero attualmente detenuti in una base militare: l’avvocato Lea Tsemel non è ancora riuscita a parlare con lui. Stando al racconto di Adra, due dozzine di coloni, alcuni mascherati, altri armati, altri in uniforme israeliana, hanno attaccato il villaggio. I soldati arrivati hanno puntato le loro armi contro i palestinesi, mentre i coloni continuavano a lanciare pietre.

“Ogni giorno attacchi contro di noi dopo gli Oscar”

Siamo tornati dagli Oscar e ogni giorno c’è stato un attacco contro di noi. – ha detto Adra – Questa potrebbe essere la loro vendetta nei nostri confronti per aver fatto il film. Sembra una punizione“. L’esercito israeliano ha detto di aver arrestato tre palestinesi sospettati di aver lanciato pietre. No Other Land racconta la lotta dei residenti della zona di Masafer Yatta per impedire all’esercito israeliano di demolire i loro villaggi. Ballal e Adra, entrambi originari di Masafar Yatta, hanno realizzato la produzione congiunta palestinese-israeliana con i registi Yuval Abraham e Rachel Szor.

Hamdan Ballal e altri vincitori Oscar
“Ogni giorno attacchi contro di noi dopo gli Oscar” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il film ha vinto una serie di premi internazionali, a partire dal Festival Internazionale del Cinema di Berlino nel 2024. Adra ha affermato che i coloni sono entrati nel villaggio lunedì sera poco dopo che i residenti avevano interrotto il digiuno quotidiano per il mese sacro musulmano del Ramadan. Un colono, che secondo Adra attacca spesso il villaggio, si è avvicinato alla casa di Ballal con l’esercito e i soldati hanno sparato in aria. La moglie di Ballal ha sentito il marito che veniva picchiato fuori e urlare “Sto morendo”.

Un gruppo di coloni mascherati con pietre e bastoni ha anche aggredito gli attivisti del Center for Jewish Nonviolence, rompendo i finestrini delle loro auto e tagliando le gomme. Israele ha conquistato la Cisgiordania nella guerra in Medio Oriente del 1967, insieme alla Striscia di Gaza e a Gerusalemme est. I palestinesi reclamano però i territori per la formazione del loro futuro stato e considerano la crescita degli insediamenti un ostacolo importante alla soluzione dei due stati.

Israele e la Cisgiordania: cos’è successo

Israele ha costruito ben oltre 100 insediamenti, che ospitano oltre 500mila coloni con cittadinanza israeliana. I 3 milioni di palestinesi in Cisgiordania vivono sotto un governo militare israeliano. L’esercito israeliano ha designato Masafer Yatta, nella Cisgiordania meridionale, come zona di addestramento e ha ordinato l’espulsione dei residenti, per lo più beduini arabi. Circa mille residenti sono rimasti in gran parte sul posto, ma i soldati si muovono regolarmente per demolire case, tende, cisterne d’acqua e uliveti, e i palestinesi temono che l’espulsione diretta possa avvenire in qualsiasi momento. Durante la guerra a Gaza, Israele ha ucciso centinaia di palestinesi in Cisgiordania durante operazioni militari su vasta scala, e c’è stato anche un aumento degli attacchi dei coloni contro i palestinesi.

Militari in Cisgiordania
Israele e la Cisgiordania: cos’è successo (ANSA FOTO) – Notizie.com

Apprendiamo con sgomento la notizia dell’arresto di Hamdan Ballal. – si legge in una nota dell’Associazione 100autori, composta da oltre 700 registi e sceneggiatori di cinema, fiction, animazione e documentarioLa violenza alla quale è stato sottoposto riguarda tutti noi autori e autrici. La libertà d’espressione è un diritto fondamentale che va difeso senza esitazione. Esprimiamo la nostra ferma condanna per gli incredibili atti di violenza e per l’arresto e solidarietà con Ballal. Chiediamo alla comunità internazionale di agire prontamente per ottenere il suo immediato rilascio. Siamo tutti Hamdan Ballal“.

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