Hamdan Ballal è stato rilasciato da Israele insieme con altre due persone, dopo essere stato duramente picchiato dai coloni ebrei e trattenuto dalle forze israeliane nella Cisgiordania occupata.
La notizia arriva dal collega Yuval Abraham, anche lui alla regia del documentario No Other Land, vincitore del premio Oscar quest’anno. Secondo i media locali, i tre sarebbero usciti dalla stazione di polizia di Kiryat Arba, in Cisgiordania, dov’erano trattenuti. Il regista avrebbe lividi sul viso e sangue sui vestiti.
“Dopo essere rimasto ammanettato tutta la notte e pestato in una base militare, Hamdan Ballal è libero e potrà tornare a casa salla sua famiglia”, ha scritto Abraham su X.
Secondo il racconto della moglie Lamia Ballal, il pestaggio sarebbe avvenuto di fronte casa loro mentre lei era all’interno insieme con i figli. Avrebbe sentito il marito urlare “sto morendo”. Guardando fuori dalla finestra, avrebbe visto tre uomini in divisa picchiare il regista con i calci dei fucili, mentre un’altra persona in abiti civili filmava. “Certo, dopo l’Oscar sono venuti ad attaccarci di più”, ha raccontato la donna.
E le stesse parole sono arrivate da un altro regista di No Other Land, Basel Adra, secondo il quale l’arresto sarebbe stato una specie di ritorsione per il successo del documentario. “Siamo tornati dagli Oscar e da allora ogni giorno c’è stato un attacco contro di noi“, ha raccontato, aggiungendo anche di essere rimasto lui stesso vittima di un attacco da parte di coloni israeliani mascherati, a febbraio.
No Other Land è il frutto del lavoro di Hamdan Ballal, di Basel Adra, e degli israeliani Yuval Abraham e Rachel Szor. Racconta le difficoltà della vita dei palestinesi che da quasi mezzo secolo convivono con le sopraffazioni israeliane. E proprio questo sarebbe il motivo che avrebbe spinto i coloni ad attaccare ripetutamente il villaggio di Ballal, Susiya, da quanto è salito sul palco della 97esima edizione degli Academy Awards a Los Angeles all’inizio di questo mese, per ritirare il premio Miglior Documentario.
Dopo il rilascio, Hamdan Ballal e gli altri due palestinesi sono stati portati in un ospedale nella vicina città palestinese di Hebron. La sua avvocata Lea Tsemel ha raccontato che il regista avrebbe trascorso la notte sul pavimento della base militare e che avrebbe ricevuto solo cure minime per le ferite seguenti al pestaggio.
Secondo il racconto dei residenti palestinesi che hanno assistito alla scena, il pestaggio sarebbe avvenuto per mano di due dozzine di coloni, alcuni mascherati, altri armati o in uniforme militare, mentre stava terminando il digiuno nel mese sacro del Ramadan.
Susiya è un villaggio rurale palestinese situato sulle colline al Sud di Hebron, in Cisgiordania. Hamdan Ballal è nato lì 36 anni fa e non è mai andato via. No Other Land è stato girato proprio in questa zona tra il 2019 e il 2023.
In questa zona, prima di diventare regista, Ballal ha lavorato come agricoltore, come fotografo, attivista e ricercatore. Negli anni ha contribuito al progetto umanitario Humans of Masafer Yatta, per portare all’attenzione la difficile vita dei palestinesi in Cisgiordania.