Il bonus per i docenti fuori sede: cosa prevede, i requisiti, a chi spetta

L’andamento dei salari dei docenti è “insostenibile”, specie per quelli fuorisede. È questo il motivo principale della proposta formalizzata in queste ore: un Bonus Salva Docenti.

Docente preoccupato
Il bonus per i docenti fuori sede: cosa prevede, requisiti, a chi spetta (CANVA FOTO) – Notizie.com

La richiesta è giunta in queste ore dal Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani (Cnddu), dopo aver analizzato le statistiche contenute nel Rapporto mondiale sui salari. Il dossier è stato pubblicato in questi giorni dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo).

Negli ultimi diciassette anni, infatti, i salari reali hanno perso circa l’8,7% del loro potere d’acquisto. Questo, a fronte di un incremento dei costi della vita spropositato. In questi giorni sono state compilate da molti docenti le domande di mobilità 2025/2026. La speranza è quella di potersi riavvicinare al proprio nucleo familiare e sede di residenza. Tanti insegnanti assunti con la legge 107/2015 non hanno al momento ancora avuto la possibilità di rientrare nelle proprie province.

La proposta del Bonus Salva Docenti: perché è necessario?

In particolare il malcontento si registra principalmente nella classe di concorso A046 – Discipline giuridiche ed economiche. Negli ultimi dieci anni, infatti, solo pochi fortunati sono riusciti a ricongiungersi con i propri cari.

In media, facendo una stima approssimativa dei dati forniti, ciascun fuorisede per il proprio mantenimento (vitto; alloggio; acqua; elettricità; combustibili; spese di trasporto; servizi sanitari) avrà superato i 120mila euro nell’arco di dieci anni.

Docente preoccupata
La proposta del Bonus Salva Docenti: perché è necessario? (CANVA FOTO) – Notizie.com

Soldi che sono stati sottratti alle famiglie. I docenti sono così stati impossibilitati a risparmiare o a pensare di impiegare i soldi guadagnati in progetti sul lungo periodo. “Indubbiamente c’è un avanzamento della povertà in una fascia di popolazione che sembrava per certi versi ‘protetta’. – ha spiegato Romano Pesavento, presidente del Coordinamento – Duole dirlo ma non è più così. E se i costi della vita continueranno a crescere in modo così incontrollato, gli stipendi non copriranno neanche la metà di quanto sarà necessario per garantirsi l’essenziale in una città diversa da quella di residenza”.

Per alleviare la situazione di emergenza sociale, il Cnddu ha proposto di facilitare il più possibile la mobilità, ma non solo. Secondo il Coordinamento sarebbe necessario prevedere delle ulteriori misure per sostenere i redditi come, per esempio potrebbe essere un Bonus Salva Docenti 2025. L’oscillazione andrebbe da un massimo di 5mila ad un minimo di 2mila euro annui netti. Il Bonus sarebbe destinato a coloro che non riescono ad ottenere il trasferimento, da calcolarsi in rapporto alla durata massima di dieci anni nella permanenza fuorisede.

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