La Svezia diserta i supermercati per i prezzi alti: come scegliere il negozio più conveniente in Italia

I consumatori svedesi stanno boicottando le principali catene dei supermercati per protestare contro il caro-prezzi. 

Un carrello pieno al centro di un supermercato vuoto
La Svezia diserta i supermercati per i prezzi alti: come scegliere il negozio più conveniente in Italia – notizie.com

L’iniziativa è nota anche in Italia e la prima risale a quando è stato introdotto l’Euro. In Svezia è nata dopo una serie di post denuncia sui social contro l’impennata del costo della spesa familiare per i generi alimentari fino a 30mila corone (2.700 euro circa) rispetto all’anno 2022.

Un pacco di caffè potrebbe arrivare a costare più di 100 corone (circa 9 euro). Moltissimi consumatori sui social stanno accusando le catene di supermercati e i grandi produttori di dare più importanza ai guadagni rispetto all’attenzione al cliente. A loro volta, le imprese danno la colpa alle contingenze che tutti conosciamo: il caro-benzina, e in generale i prezzi alle stelle delle materie prime. Insomma, la situazione geopolitica.

Gli svedesi puntano il dito in particolare contro Liddl, Coop, Ica, Willys ed Hemköp. Ed hanno deciso di non fare più la spesa in queste catene. “Due sono gli effetti pratici di questa protesta”, spiega a Notizie.com Mauro Antonelli, del Centro Studi dell’Unione nazionale dei Consumatori. E tra questi effetti non c’è l’immediata diminuzione dei prezzi.

Gli svedesi boicottano i supermercati: le conseguenze

Si tratta di spese obbligate che possono solo essere rinviate. Ma la prima conseguenza è sicuramente quella di sollevare il problema attraverso i media, per poi arrivare alla classe politica. I politici infatti, prendono decisioni quando i temi diventano pubblici, quando in gioco c’è il consenso degli elettori”. 

I rincari sono un tema attuale anche in Italia. E l’Unione nazionale dei Consumatori sta portando avanti una battaglia per iniziative che possano mettere a confronto i prezzi, in modo da dare ai consumatori una libertà maggiore nella scelta dei supermercati. “Ad esempio, stiamo ancora aspettando l’app del Mimit per confrontare il costo dei carburanti. Era una soluzione molto semplice”, ma non è ancora stata messa a punto.

Il secondo effetto, secondo Antonelli, è sui commercianti: “La protesta potrebbe portarli a fare più attenzione ad alzare i prezzi, spinti dal timore che i consumatori abbandonino il punto vendita”. 

Una ragazza fa la spesa al supermercato con in mano la lista
Gli svedesi boicottano i supermercati: le conseguenze – notizie.com

Ma come si fa a scegliere le catene più convenienti? “È importante che ci siano tutte le tipologie distributive, perché questo aumenta e facilita la concorrenza. Parlo dei supermercati, degli ipermercati, dei discount, i negozi di vicinato e anche il mercato tradizionale di un tempo. Ci deve essere una possibilità di scelta, per poter decidere dove i prezzi sono più convenienti”.

Spesa alimentare: alcuni segreti per risparmiare

Non esiste una catena meno cara di un’altra. “Una però, può avere prodotti più bassi di un’altra in un determinato periodo. Quindi il consiglio è di non fare la spesa in un solo punto vendita, ma effettuare una ricerca dei prodotti più convenienti. Poi dividere gli acquisti in base a questo”. Una specie di zapping tra le catene, insomma. Da fare guardando il sito internet del supermercato, i volantini, i social e tutti i canali di comunicazione disponibili.

Ma “ricordiamoci sempre che il costo non è tutto – conclude Antonelli – Nel caso di prodotti come la carne, la frutta e la verdura è molto importante il rapporto qualità-prezzo. Risparmiare su limoni che marciscono dopo poco, non ha senso”.

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