Era stata ampiamente pubblicizzata con un titolo. Poi quel titolo è stato troncato. Oggi, la decisione definitiva che ha messo fine alla diatriba. Il titolo della serie tv che ha diviso l’Italia intera è tornato ad essere Avetrana – Qui non è Hollywood.
Proprio in queste ore, infatti, il Tribunale di Taranto ha revocato il decreto emesso precedentemente che aveva impedito, a questo punto, solo provvisoriamente, l’utilizzo del nome Avetrana nel titolo della serie.
Era stato proprio il Comune di Avetrana, su indicazione del sindaco Antonio Iazzi, tramite il proprio settore Avvocatura, a chiedere che il nome della cittadina pugliese fosse slegato da quello della serie. Serie che, com’è intuibile, ripercorre le terribili vicende che hanno portato all’omicidio della 15enne Sarah Scazzi, uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010.
La decisione del Tribunale di Taranto: il ritorno del titolo originale
Per il delitto nel 2017 la Corte Suprema di Cassazione ha confermato le condanne all’ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah. Lo zio Michele Misseri, invece, dall’11 febbraio scorso è un uomo libero. Ha già scontato la sua pena di 8 anni per concorso in soppressione del cadavere. Il caso calamitò l’attenzione mediatica di tutto il Paese.
In molti, negli anni a seguire, hanno anche segnalato il fatto che Avetrana era stata inclusa nei tour turistici dell’orrore. Un fenomeno già diffuso negli Stati Uniti e tristemente giunto anche in Italia. “La serie si riappropria finalmente di uno dei suoi elementi fondanti. – ha dichiarato il regista Pippo Mezzapesa – È, a tutti gli effetti, una restituzione. Per noi autori il titolo non poteva prescindere dal nome del paese in cui i fatti sono avvenuti. Avetrana è parte della storia e protagonista della serie”.
La serie ha debuttato il 20 novembre su Disney+ e l’11 dicembre è sbarcata negli Stati Uniti. È diventata, al debutto, la serie di general entertainment più vista su Disney+ in Italia dal lancio della piattaforma nel 2020. La serie, composta da 4 episodi, era stata presentata in anteprima alla diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma lo scorso ottobre.
“Per l’industria audiovisiva si tratta di una decisione di estrema importanza. – ha commentato Daniel Frigo, country manager di The Walt Disney Company Italia – Riafferma con forza il principio della libertà di espressione artistica quale principio cardine del nostro ordinamento giuridico”.
Le reazioni e le dichiarazioni: dal regista al sindaco di Avetrana
Già in passato l’Anica, l’Associazione italiana che rappresenta le industrie italiane del cinema e dell’audiovisivo, e l’Apa, l’Associazione produttori audiovisivi, avevano affermato che con la decisione di stralciare Avetrana dal titolo della serie era stata lesa la libertà d’espressione.
È rammaricato, invece, il primo cittadino Iazzi. “L’esito della lite è stato sostanzialmente rovesciato – ha detto il sindaco – poiché il giudice ha cambiato idea. Spetterà al colosso Disney valutare l’opportunità di ripristinare il nome originario della serie tv con il nome della città che rappresento. Il suo prestigio è stato in passato calpestato da una tragedia che il prodotto cinematografico rievoca“.