Pensioni: attenzione al modulo da presentare entro il 31 marzo

L’INPS ha annunciato la nuova scadenza per la presentazione del modulo indispensabile per richiedere la pensione: c’è tempo fino al 31 marzo.

Per l’uscita dal lavoro e il conseguente accesso alla pensione, il sistema previdenziale offre diverse opzioni oltre a quella standard, raggiungibile da soggetti con più di sessantasette anni di età e almeno venti di contributi. Chi desidera (e può) anticipare l’uscita dal mondo del lavoro può per esempio provare a sfruttare la pensione anticipata ordinaria o Quota 103.

La scritta "Modulo pensione entro il 31 marzo" in evidenza su un'immagine di un operaio con una torcia
Pensioni: attenzione al modulo da presentare entro il 31 marzo – notizie.com

La prima misura è aperta a donne con quarantuno anni e dieci mesi di contributi e uomini con quarantadue anni e dieci mesi di contributi. Con Quota 103, invece, il requisito base è il raggiungimento dei sessantadue anni di età e un cumulo di quarantuno anni di contributi.

Dopodiché, è anche possibile sfruttare altri canali destinate a categorie specifiche, come Opzione Donna, APE sociale e la pensione Precoci con quota 41. La scadenza citata del 31 marzo è valida proprio per chi è interessato a uno di questi due ultimi canali di uscita.

La pensione Precoci richiede quarantuno anni di contributi, di cui almeno uno versato prima dei diciannove anni di età. Inoltre, il richiedente deve appartenere a una delle categorie previste dalla normativa. Vale a dire: disoccupati involontari, caregiver, lavoratori con disabilità pari o superiore al 74% o addetti a mansioni usuranti e gravose.

Di conseguenza, prima di richiedere la pensione c’è bisogno di una certificazione del diritto. Tale modulo (scaricabile sul sito dell’INPS) è propedeutico all’invio della domanda vera e propria, e deve essere inviato all’INPS entro il 31 marzo. La richiesta della certificazione deve infatti essere presentata entro tre specifiche finestre temporali. La prima, che scade appunto il 31 marzo, e poi le altre due: il 15 luglio e il 30 novembre. Una volta ottenuta la certificazione, il lavoratore può procedere con la domanda di pensione tramite il portale istituzionale dell’INPS.

Il modulo da inviare all’INPS entro il 31 marzo 2025 per la pensione

La risposta dell’INPS deve arrivare entro una data specifica. Quale? Entro il 30 giugno per tutte le domande presentate entro il 31 marzo. Oltre a essere fondamentale per l’accesso alla Quota 41, la certificazione serve anche per la pensione tramite l’APE Sociale.

Un operaio con un casco bianco in primo piano
Il modulo da inviare all’INPS entro il 31 marzo 2025 per la pensione – notizie.com

Inizialmente, l’INPS aveva richiesto che le domande fossero presentate entro il primo di marzo. La scadenza è però slittata al 31, dopo che è stata introdotta la nuova finestra per le richieste valida da aprile a metà luglio, così come imposto dal Decreto Lavoro.

La certificazione del diritto da parte dell’INPS è un passaggio obbligato, dato che l’istituto di previdenza sociale deve innanzitutto valutare se il richiedente è in possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa. E senza rilascio della certificazione del diritto, in pratica, non è possibile chiedere la pensione.

Come anticipato, la scadenza vale anche per l’APE Sociale, la misura di accompagnamento alla pensione di vecchiaia prorogata fino al 31 dicembre 2025 che permette di uscire dal lavoro a sessantatré anni e cinque mesi, ma con trent’anni di contributi per disoccupati, cargiver e invalidi civili. Per chi svolge mansioni gravose (operai edili, infermieri, eccetera) i contributi richiesti devono essere pari a trentasei anni.

Gestione cookie