Ora legale: una giusta alimentazione può ridurre il peso del jet-lag. Cosa mangiare e come affrontare al meglio il cambiamento che arriverà tra sabato 29 e domenica 30 marzo alle 3 di notte.
Molto spesso ci si sofferma sull’ora legale ponendosi le domande che vi abbiamo elencato, ma in pochi si chiedono invece cosa mangiare subito dopo aver spostato le lancette. Ribadendo che le muoveremo un’ora avanti, dormendo dunque di meno, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo, vogliamo spiegarvi come anche l’alimentazione sarà determinante in questo contesto.
Secondo l’allergologo Mauro Minelli, il cambio dell’ora è “come un jet-lag, ma lo vivremo tutti. Avviene una specie di “sindrome da fuso orario” come quando si raggiunge un paese con un fuso diverso da quello di partenza – come ha dichiarato all’Adnkronos – Questo fa sì che alcune funzioni del corpo non si adattino tempestivamente al cambiamento e si instaurino disagi di vario genere”.
L’alimentazione può svolgere un ruolo fondamentale per sentire meno il peso del jet-lag. “È importante mantenere una dieta equilibrata e idratarsi adeguatamente. Prediligere alimenti ricchi di triptofano, amminoacido che aiuta a produrre melatonina e seretonina, due sostanze chimiche che regolano il sonno”.
Minelli consiglia quindi, “alimenti come tacchino, pollo, pesce, noci e semi possono favorire sonno e riposo durante il periodo di adattamento all’ora legale. Anche i carboidrati complessi possono aiutare a regolare i livelli di zucchero nel sangue e aiutare a migliorare umore e ridurre stress”.
Con l’ora legale torna anche la paura che questo cambiamento possa portare qualche disagio fisico, in particolare per chi già soffre di problemi di salute. Come ogni anno, infatti, ci troviamo a dover combattere con un bombardamento mediatico che ci svela come in questi giorni aumentino gli infarti, come si debba stare attenti e cercare di recuperare il sonno.
Se dobbiamo scongiurare le ipotesi sensazionalistiche che vogliono spaventarci, dobbiamo comunque ascoltare gli specialisti. Liborio Parrino, direttore della Struttura complessa Neurologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, ha aderito nel 2019 alla richiesta dei presidenti di 31 società scientifiche in cui si dichiarava all’Europa di sospendere l’ora legale e preferire quella solare.
Questo perché, a differenza della legale, segue il ritmo naturale del sonno. Lo specialista ha ricordato a Notizie.com che: “I ritmi del sonno rispecchiano quelli degli ormoni, della pressione, del cortisolo. Il lunedì dopo il cambio dell’ora legale si assiste a un incremento di accessi ai pronti soccorso per patologie acute al cuore. Per alcune persone questo cambiamento è un terremoto biologico”.
Lo specialista ha evidenziato come il sonno sia lo specchio di una macchina sotterranea che possiamo monitorare. E se riposiamo male ci sono delle conseguenze inevitabili. La richiesta è stata al momento rigettata come confermano le parole di Giovannino Rocchi, direttore dell’Istituto italiano di Roncologia, che però a Notizie.com ha spiegato: “Questo è un pelo rispetto all’Everest di una popolazione che ha massacrato il concetto di sonno”.