Le proteine ormai sono dappertutto. In uno spot andato in onda da pochi giorni, una donna scala una piramide di manubri e pesi d’acciaio. Deve assolutamente raggiungere l’agognata mousse proteica.
Non è tutto. Le troviamo addirittura nell’acqua. Una nota azienda ha inserito nelle sue bottigliette il collagene bovino, una proteina appunto, e ne ha affidato lo spot ad un muscoloso personaggio televisivo.
E ancora: i supermercati sono pieni zeppi di prodotti che contengono al loro interno la preziosa macromolecola. Perché? Non c’è una risposta univoca al nuovo fenomeno degli scaffali. Un tempo le famose barrette proteiche erano “riservate” agli ambienti sportivi, alle palestre. Oggi sono state sdoganate ovunque. Operazioni di marketing certamente riuscite che alla base hanno un assunto: le proteine fanno bene. E la crescente domanda ha fatto sì che l’industria alimentare cominciasse ad inserirle in una vastissima gamma di prodotti.
Il boom delle proteine: marketing o reale necessità nutrizionale?
Proviamo a fare chiarezza, al di là delle mousse, degli yogurt e dell’acqua. Le proteine sono essenziali per il funzionamento dell’organismo, e svolgono un ruolo in molti processi. Sono i mattoni di muscoli, ossa, pelle, capelli e unghie e sono importanti per la crescita, lo sviluppo e la riparazione dei tessuti danneggiati. Sono composti da proteine anche gli enzimi. Trasportano nutrienti e ossigeno attraverso il sangue e le membrane cellulari.
Infine, gli anticorpi sono proteine, e costituiscono anche una fonte di energia in assenza di grassi e carboidrati. “Conviene sempre mantenere – ha spiegato in esclusiva per Notizie.com Valerio Ciccolella, biologo nutrizionista dell’Associazione biologi nutrizionisti italiani (Abni) – un apporto proteico congruente all’individuo preso in considerazione, tenendo ben presenti le linee guida di indirizzo, in modo da garantire la presenza di questa importante categoria di macronutrienti”.
L’industria alimentare sta insomma arricchendo i prodotti con le proteine in primis per un aumento della consapevolezza sulla salute. I consumatori sono sempre più attenti e ricercano prodotti che contengano elementi nutrizionali aggiuntivi. O alternativi. Perché c’è un altro fattore importantissimo, che nel recente passato ha portato addirittura milioni di persone ad utilizzare un farmaco destinato in realtà alla cura del diabete. Parliamo della perdita di peso.
Molte diete ad alto contenuto proteico sono diventate popolari proprio per il dimagrimento. Oltre che per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni sportive. “Tutte i piani nutrizionali – ha continuato Ciccolella – dovrebbero essere concordati con i professionisti della salute competenti (biologo nutrizionista, medico, dietista). Non c’è una risposta univoca per tutti i casi proprio perché la condizione nutrizionale varia a seconda dello stato fisiopatologico del soggetto preso in considerazione”.
Proteine: mito e realtà, cosa dice la scienza e cosa evitare
È successo, quindi, che dalle barrette proteiche delle palestre siamo passati alle bottigliette d’acqua negli ipermercati. Le proteine sono diventate di tendenza. E molte aziende riescono solo col nominarle a far passare i propri prodotti come sani e nutrienti. Un tempo c’era da mangiare carne, pesce, uova, latticini, legumi, frutta secca. Oggi c’è la mousse.
“Sicuramente – ha spiegato il appresentante dell’Abni – negli ultimi tempi la pubblicità sta ponendo maggiormente l’accento sugli alimenti proteici. Questo perché probabilmente si sta maturando ulteriormente la consapevolezza che è una categoria di macronutrienti fondamentale che non deve mancare. Ma che non deve essere neppure eccessiva rispetto alle altre componenti”.
Un’assunzione eccessiva di proteine, infatti, può avere effetti negativi sulla salute, soprattutto per chi soffre di problemi renali. “L’equilibrio è la chiave. – ha concluso Valerio Ciccolella – Un corretto apporto di proteine di tipo vegetale ed animale può garantire il giusto quantitativo che concorre al benessere dell’individuo. In casi di scelte etiche (soggetti vegetariani o vegani) è compito del professionista concordare con la persona che sta seguendo un piano alimentare che consenta la molteplicità di approvigionamento delle proteine di origine vegetale”.
Insomma prima di bere litri d’acqua e mangiare chili di mousse nella speranza di accrescere i bicipiti, è bene sentire il parere di un professionista. Non sai mai che ci consigli di mangiare un ottimo piatto di fagioli. E di bere acqua dal rubinetto.