Si aggrava di ora in ora il bilancio delle vittime del terremoto in Myanmar. Le autorità militari locali stimano almeno 1.002 morti e 2.376 feriti.
La Croce Rossa ha segnalato che più di novanta persone sono rimaste intrappolate nel crollo di un condominio a Mandalay. I soccorritori sono alla ricerca dei dispersi nell’edificio, che ha dodici piani e non ha resistito alle forti scosse di ieri.
Secondo il Servizio geologico Usa (Usgs) c’è il 35% della probabilità che i decessi possano arrivare a un numero compreso tra 10mila e 100mila. E il costo economico del disastro potrebbe addirittura superare il Pil del Myanmar. Nelle ultime ventiquattr’ore sono state avvertite tra le dieci e le undici scosse di terremoto con magnitudo 4.1 e 4.5. Si tratta delle scosse di assestamento in varie zone del Paese, che non si sa quando smetteranno.
Il Paese ieri, sabato 29 marzo, è stato colpito da un terremoto catastrofico di magnitudo 7.7 seguito da un altro di 6.4. La zona centrale, attraversata dalla faglia di Sagaing è stata quella più interessata. La zona più devastata dalle scosse è stata la regione di Mandalay, la seconda città più grande del Paese. La terra ha tremato per la prima volta intorno a mezzogiorno di ieri, venerdì 28 marzo, e la seconda a circa una decina di minuti di distanza.
Il Myanmar era già devastato dalla guerra civile
Il Myanmar ha dichiarato lo stato di emergenza. E sta già affrontando da tempo una guerra civile sanguinosa che ha creato una grave crisi umanitaria. Questo complica gli spostamenti nel Paese, e gli sforzi dei soccorsi. Edifici e ponti sono crollati, strade piegate, dighe scoppiate complicano ulteriormente la ricerca dei dispersi tra le macerie. Dalle quali sono già stati estratti un numero drammatico di corpi.
Nella vicina Thailandia, il terremoto ha colpito la grande area di Bangkok nella quale vivono 17 milioni di persone. Lì le autorità parlano di sei persone morte, 26 ferite e 47 ancora disperse. I danni maggiori si sono verificati in un cantiere vicino al mercato di Chatuchak.
Nella mattinata di oggi sono arrivate le attrezzature pesanti per spostare le macerie, mentre i sopravvissuti stanno perdendo la speranza che i propri cari dispersi possano essere ancora vivi. “Pregavo che fossero sopravvissuti, ma quando sono arrivata qui e ho visto le rovine, dove potevano essere? In quale angolo? Sono ancora vivi? Prego ancora che tutti e sei siano vivi”. Sono le parole di una donna di 45 anni, dette tra le lacrime ai microfoni dei media locali, mentre aspetta che venga ritrovato il compagno e cinque amici.
C’è chi tra le macerie spera che possa essere ritrovato un figlio e un genitore, mentre anche qui sono in corso le scosse di assestamento. I terremoti sono più rari a Bangkok ma più comuni in Myanmar. Intanto la macchina della solidarietà è partita da Europa, Italia, Cina, Russia, India. L’Onu ha stanziato 5 milioni di dollari per avviare i soccorsi. E Donald Trump ha annunciato aiuti anche da parte degli Usa.
Perché sono crollati i palazzi a 1300 chilometri dall’epicentro
“Stupefacente che siano crollati palazzi a Bangkok: a 1300 chilometri di distanza dall’epicentro”. Così, in un intervento a La Repubblica, il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni sul sisma nel Sudest asiatico. “È come se ci fosse un terremoto a Palermo e venissero giù gli edifici a Monaco di Baviera”.
Inspiegabile, secondo l’esperto, che il terremoto abbia provocato danni a una distanza tanto ampia. “A meno che non si ipotizzi un fenomeno di amplificazione locale: e in effetti Bangkok è costruita su giacimenti alluvionali in prossimità della riva del mare”. Questo contesto geologico potrebbe essere la spiegazione dell’amplificazione della scossa.
Come abbiamo imparato con l’esperienza dei Campi Flegrei, i danni di un terremoto dipendono molto anche dalla profondità della scossa. Il sisma in Turchia nel 2023 fu di magnitudo 7.8 e provocò 17mila vittime. “Più è profondo più è pericoloso, perché l’energia rilasciata si dissipa man mano che attraversa il terreno”.
Il terremoto di ieri si è verificato a una profondità compresa tra i 15 e i 24mila chilometri. “Si è trattato di un terremoto poco profondo e i danni rischiano di essere importantissimi”, ha spiegato Doglioni.